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PASE SERA. Luis Enrique: “Domani sarà dura. Borriello? Potrebbe giocare”

Luis Enrique

(L.Serafini) – Come si vince la gara più delicata di questo inizio di stagione, quando la propria squadra è sul limite di una crisi di nervi e piena di indisponibili, e dall’altra parte c’è l’unica formazione imbattuta del campionat? Una risposta unica non c’è, però nella conferenza stamap di questa mattina, Luis Enrique ha spiegato in che modo la Roma ci proverà:  “O mostriamo la nostra migliore versione o sarà difficile. Non si deve mai giocare con paura nel calcio, il migliore modo di affrontare una partita è fare una settimana di allenamento al cento per cento. E arrivare alla partita all’Olimpico senza paura, per favore, mai bisgona avere paura. Bisogna cercare di giocare e di mettere in difficoltà una squadra fortissima, per me e per noi credo sia uno stimolo, la possibiltà di battere la Juventus visot che nessuno l’ha fatto. Più stimolo di quello non c’è”.

LA FORMAZIONE – Manca davvero poco alla sfida di domani sera contro la Juventus, ore 20.45 allo Stadio Olimpico. Tanti, troppi. Si parte da Cassetti, che non si è allenato. Al suo posto, nel ruolo di difensore centrale, dovrebbe fare un passo indietro Daniele De Rossi. “Le circostanze sono quelle, ancora non sappiamo se Cassetti sarà convocabile, il suo infortunio è noto e non è al 100%”. Con l’impiego di De Rossi in difesa, si libera un maglia a centrocampo. Potrebbe essere il giovane Federico Viviani ad indossarla: “Lui è pronto, il ritmo della Primavera rispetto alla Serie A è un abisso. Non so che farò, c’è sempre un’opportunita per un giovane, lui in ogni caso sarà all’altezza”. Se dovesse recuperare da un fastidio intestinale, Marco Borriello potrebbe prendere parte alla gara. “Se domani sarà convocato avrà la sua opportunità, se non c’è arriverà un altro momento”. Quando gli viene di nuovo chiesto dell’ex attaccante rossonero, il tecnico spagnolo si scalda un po’. “Sono stanco, penso sempre per prima cosa alla squadra, risponderò in modo diplomatico e continuerò a farlo. Le cazzate che interessano a voi non mi riguardano. Io cerco di controllare un gruppo, cerco di far pensare a tutti che la sqaudra viene prima degli interessi personali. Sbagliato che sia, questo è il mio pensiero. Sono stanco di sentire “perchè non gioca questo” e così via,  le mie sono decisioni tecniche. La settimana scorsa – spiega Enrique – non ero stanco, adesso lo sono. non gioca da ottobre? Non mi interessa, io guardo il presente. Faccio sapere alla squadra che nel calcio si deve pensare al presente. Io vedo la squadra in settimana come lavora, voi no, non la vedete, e devo fare le mie scelte. Capisco le domande dei tifosi, ma questo è il mio pensiero”.

LA JUVENTUS – E’ un Luis Enrique piuttosto nervoso, quello che stamattina si è presentato davanti ai cronisti. Assapora l’importanza della gara, respira già l’aria di un Olimpico pieno e pronto a condannarlo se dovesse arrivare una sconfitta. “Parlando della Juve, vedo una squadra fortissima e un bravissimo allenatore, ho visto tante partite e fanno una fase difensiva incredibile e una fase offensiva veloce e fortissima. L’allenatore, bravissimo, ha fatto capire ai giocatori che per vincere devono lottare in entrambe le fasi. Vedete Pirlo, che fa giocare una squadra da solo. . Poi Marchisio, Pepe, Vidal, Estigarrbia… E’ una squadra in tutti i termini. Arriva con tanta voglia di vincere e sono senza dubbio sulla strada giusta”. Tuttavia Luis Enrique non invidia nulla a Conte e alla sua squadra. Risultati a parte. “Loro non hanno perso e noi siamo in un’altra situazione. Domani sai chi vincerà? Non solo chi farà un gol in più, ma chi farà meglio la fase difensiva, chi si mette prima e più velocemente dietro la linea della palla, e so che la Juventus lo farà al 100%. Quello è uno dei punti che dobbiamo imparare da loro e migliorare tantissimo”.

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