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CONFERENZA STAMPA. Luis Enrique: “Ho un rapporto molto buono con il capitano. Simplicio mi ha sorpreso, non pensavo fosse così forte” (FOTO e AUDIO!)

Luis Enrique

Ecco le dichiarazioni del tecnico Luis Enrique nella conferenza stampa pre-partita in vista di Bologna.

Il Bologna, come nome, non è né la Juventus, né il Napoli…

“Sì, è più facile essere motivato contro una grande che contro un avversario che avrà grandi motivazioni. Ma è sempre una partita da tre punti, la chiave è avere la stessa ambizione. Avere la stessa motivazione e attenzione che abbiamo avuto con il Napoli, sarà questa la chiave della partita”.

Sulla dedica di Totti dopo la vittoria di Napoli

“Gli allenatori devono coinvolgere i giocatori e giocatori devono coinvolgere l’allenatore. Ho un rapporto molto buono con il capitano. Ci parliamo, io devo portare avanti la nave. Mi fa piacere quella dedica, e non solo a me, ma a tutto lo staff e alla società, mi piacerebbe fare la dedica a tutti i tifosi, tutti insieme siamo più forti”.

C’è stato il famoso salto di qualità?

“Abbiamo parlato dell’equilibirio della due fasi, perchè senza questo equilibrio è impossibile competere al 100%. Mi aspetto che non pensiamo troppo all’avversario e che diamo la stessa importanza alle due fasi. Così avremo più possibilità di vincere”.

Osvaldo che segna è importante per la squadra anche se è un giocatore “fumantino”?

“Fumantino perchè fuma? (Ride, ndr). Qui non si arrabbia mai. Ognuno ha la sua personalità e ognuno deve avere rispetto per il gruppo. E’ chiaro che in un gruppo ci sono diverse personalità, ma l’importante per me è far capire a tutti che ci sono 2-3 regole da dover rispettare. Il buon senso è importantissimo e viene dopo il rendimento sportivo. Osvaldo lo abbiamo preso per il suo rendimento e per le sue qualità ma devono confarsi al comportamento verso tutta la squadra”.

Lei che vuole fare con Borriello?

“Borriello è in rosa e ogni settimana lo vedo migliorare. Questa è una domanda per la società. Il mio lavoro è ottenere il massimo dai calciatori e poi la società deciderà”.

Dopo tre partite in dieci giorni, pensa a qualche cambio?

“Non ho nessuna paura per il livello fisico della squadra, vedete la partita contro la Juventus. Questo discorso è chiuso per me perchè i giocatori sono pronti affrontare il campionato. Quello che mi preoccupa sono gli infortuni dei giocatori: ieri quattro giocatori non si sono potuti allenare per i colpi ricevuti in campo. Domani vediamo come si trovano”.

Cosa ti preoccupa del Bologna?

“E’ una squadra che ha necessità di fare punti. Il tridente offensivo è molto tecnico e rapido, ma mi preoccupa anche la consistenza difensiva. Noi allenatori ci preoccupiamo sempre ma penso che possa essere partita per rinforzare quello che abbiamo fatto nelle ultime 2 giornate”.

E’ sorpreso del rendimento di Juan a Napoli? A gennaio avete bisogno di rinforzi?

“Non sono io a scoprire la qualità di Juan. Il suo era solo un problema fisico e ora si trova molto meglio. Ha giocato molto bene nelle ultime gare. Per l’altro discorso quello è per la società, che farà la sua scelta. Io darò la mia opionione. Dopo l’infortunio di Burdisso e Kjaer, se si deciderà di non prendere nessuno non succederà niente per me”.

Cosa è successo nell’episodio di Llorente?

“Questa è una cazzata! Nel senso buono del termine. Il posto che ha Llorente è un posto chiave. Ho fiducia in lui. Lui è molto passionale, come il tifo della Roma e mi piace molto. Mi piace avere una squadra passionale con qualità. Preferisco giocatori con qualità, ma che sappiano difendere ed attaccare. Sono felicissimo che Llorente sia qui con me ed è uno della curva Sud come noi”.

E’ questa la posizione migliore per Lamela?

“Lamela è una ragazzo di 19 anni con tantissima fame. Ha superato i problemi alla caviglia e ora sta giocando bene. Lui può giocare ovunque perchè ha la fame. Può giocare anche come interno e in unn futuro non scarterò questa ipotesi. E’ una sorpresa molto gradevole e mi aspetto che continui così”.

Taddei è titolare ora come ora?

“Taddei si è comportato da vero professionista: ha aspettato il suo momento, si è allenato come un matto ed è ora per noi un giocatore importantissimo. Fa benissimo entrambe le fasi di gioco”.

Penso che qualche cambiamento lo ha fatto da quando è arrivato. Possiamo considerare finito il suo adattamento alla Serie A?

“Abbiamo vinto a Napoli ma non mi è piaciuto il 2° tempo. Dobbiamo giocare sempre come il primo tempo. Le cose che voglio vedere dalla squadra sono sempre le stesse. Io penso le stesse cose che pensavo il primo giorno: mi piace avere il possesso palla, voglio che si esca con la palla dalla difesa sempre adattandosi all’avversario. Nella seconda parte il Napoli ha rischiato di più e abbiamo dovuto cambiare qualcosa. L’ho detto dopo la partita, abbiamo vinto con un po di fortuna ma l’importante è vincere per un allenatore”.

Rispetto alle prime uscite la Roma pressa meno alto. Questo è una sua direttiva?

“Mi piace tanto il pressing alto ma devi farlo bene. Quando 1-2 calciatori non lo fanno, il pressing va via e ti puniscono. Per questo bisogna che capiscano quando possono farlo e quando no. Questo è un modo diverso di difendere. Se lo facciamo bene è difficile per gli altri arrivare alla nostra porta”.

Ha trovato la chiave per far rendere meglio la squadra?

“Magari! Ripeto, per me è stata una vittoria fortunata. Di fronte avevamo il Napoli, una squadra fatta e di livello indiscutibile. Per me è stato interessante vedere che la squadra ha creato molte palle gol, ma da allenatore dico che abbiamo subito un po’ troppo”.

Chi sta meglio tra Pizarro e Gago?

“Pizarro non è ancora al 100%. Gago questa settimana non poteva scendere in campo ma ieri si allenato tutto il tempo, forse può essere convocato”.

Cosa è cambiato con Simplicio?

“E’ un caso come Taddei. Magari più difficile perchè non c’era in ritiro, ma quando vedo un giocatore che si allena bene in campo io non ho problemi a cambiare la mia idea. E’ una sorpresa per me, non pensavo fosse così forte. Sta giocando bene e sono contento per lui”.

La Roma nelle ultime gare ha segnato presto e poi ha subito.

“Semplicemente è che quando una squadra prende gol subito, si butta in avanti per cercare il pareggio. Io cerco di far giocare la squadra sempre allo stesso modo, ma non è facile. Contro il Napoli abbiamo giocato benissimo nella prima parte. Le grandi squadre giocano benissimo tutta la partita e noi ancora non lo siamo, ma stiamo lavorando per diventarlo”.

Cosa è cambiato con Simplicio?

“E’ un caso come Taddei. Magari più difficile perchè non c’era in ritiro, ma quando vedo un giocatore che si allena bene in campo io non ho problemi a cambiare la mia idea. E’ una sorpresa per me, non pensavo fosse così forte. Sta giocando bene e sono contento per lui”.

La Roma nelle ultime gare ha segnato presto e poi ha subito.

“Semplicemente è che quando una squadra prende gol subito, si butta in avanti per cercare il pareggio. Io cerco di far giocare la squadra sempre allo stesso modo, ma non è facile. Contro il Napoli abbiamo giocato benissimo nella prima parte. Le grandi squadre giocano benissimo tutta la partita e noi ancora non lo siamo, ma stiamo lavorando per diventarlo”.

Possiamo dire che i suoi cambi sono state le chiavi degli ultimi risultati?

“Una squadra è più forte con 20 giocatori che sanno che possono giocare sempre. Quasi sempre giocano 5-6 giocaotori che considero fodnamentali, ma se non giocano come penso che io non ho problemi a cambiare. Ci sono allenatori che fanno sempre le stesse scelte e altri che fanno altre scelte”.

Che ne pensa dell’arresto di Doni e della vicenda “Scommessopoli”?

“Mi dispiace tanto. Nel mio paese non è mai successo. E’ un peccato vedere i giocatori coinvolti in queste vicende, ma se tu hai fatto una sbaglio devi pagare”.

Dagli inviati Emiliano Di Nardo e Nicolò Ballarin

ASCOLTA L’AUDIO DELLA CONFERENZA

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