“L’Udinese è partita in campionato con la convinzione nell’organizzazione di gioco di Guidolin. Ha fatto bene, perchè il tecnico è una garanzia per la squadra. Proprio per questo non deve porsi limiti, non deve mettersi paletti: è evidente che questo gruppo può ambire a ben più dei 40 punti. Quello è il limite minimo”.
Dopo la sconfitta con il Parma sono subito partiti i ‘processi’. L’impressione è che l’Udinese sia Totò dipendente: “Se con i suoi 8 gol l’ha portata al vertice della classifica, non si può dire che non lo sia. Ma bisogna essere soddisfatti di questo, di avere in squadra uno dei giocatori più importanti in Europa. Lui però non gioca da solo, è supportato da tutta la squadra. Lui è il terminale ed è lì per fare gol. L’Udinese però ha un attacco molto forte: penso anche a Floro Flores, uno che svaria tanto, si muove, lotta. Un prezioso aiuto per Di Natale, con il quale forma una coppia fortissima”.
Via Inler e Sanchez, chi si metterà in mostra nell’Udinese? “Un giocatore per me importante per il gioco della squadra è Armero. Ma, a costo di essere scontato o ripetitivo, indico in Di Natale la perenne sorpresa dell’Udinese. La facilità con cui continua a trovare la porta è incredibile. Lui è forza e semplicità in campo: un modello per tutti”.
Venerdì arriva la Roma di Totti. Luis Enrique sta dando una fisionomia alla squadra. Cosa temere di più? “Il loro reparto avanzato: hanno giocatori di qualità come Totti, Borriello, Bojan, Lamela, Osvaldo. Quella è la componente più pericolosa della squadra. Scommetto che sarà una sfida affascinante proprio per il gioco offensivo delle due squadre. Credo che Guidolin farà tornare a correre l’Udinese e che i bianconeri faranno l’ennesima grande partita. Attenzione però agli episodi: sicuramente la potranno condizionare”.
Poi è di nuovo Europa League. Non è la Uefa di una volta, ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo. L’Udinese si è complicata un pò il cammino a Madrid. Ce la farà a passare il turno? “Si è sempre criticato Guidolin per aver fatto giocare le seconde linee in Europa, ma i risultati gli hanno dato ragione. Io credo che l’Udinese al 90% passerà il turno. Poi bisognerà vedere che scende dalla Champions, ma è giusto utilizzare questa competizione come una vetrina per chi gioca meno”.
Oggi tu lavori nelle giovanili del Vicenza. Morosini era di casa nella città del Palladio. Cosa ne pensi di lui? “Io con lui ci ho anche giocato e posso dire che è un ragazzo straordinario che dà sempre il massimo. In B potrebbe far comodo a società che lottano per i vertici e puntano a vincere il campionato. A Udine la concorrenza è grande e fa fatica. Io mi auguro di vederlo presto in campo, perchè lo merita”.
Fonte: Tuttomercatoweb.com