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IL ROMANISTA. La rinascita di Lamela tra campo e pubblicita’

Lamela

(il Romanista) I suoi agenti sono sicuri: «Nel giro di qualche anno può diventare come Cristiano Ronaldo». Si riferiscono all’aspetto sportivo, senza dubbio, visto che Erik Lamela a 19 anni è considerato uno dei talenti più puri del calcio sudamericano.
Ma si riferiscono anche all’aspetto commerciale. Perché l’ex attaccante del River Plate potrebbe diventare pure testimonial di brand importanti, tanto nel campo sportivo quanto in altri settori. Tutte le persone che lo gestiscono – bastava vedere quante ne uscirono dallo studio di Sabatini a piazza Cavour la notte che venne firmato il contratto – sono convinti che Lamela può diventare, e diventerà, un crac anche in Europa. Lui però non ci pensa.
La moda gli piace (dicono che adori Versace e Armani), le nuove tecnologie anche, ma il suo unico pensiero, al momento, si chiama pallone. Da quando è tornato dal Mondiale Under 20 non è mai sceso in campo per colpa di quel problema alla caviglia sinistra che si trascina da un anno.
Si sarebbe dovuto fermare a giugno e invece, mal consigliato dalla federazione del suo Paese, ha disputato le partite del mondiale colombiano aggravando il fastidio. Arrivato a Trigoria è stato preso in consegna dai medici della Roma che lo hanno riconsegnato da qualche giorno a Luis Enrique e nel derby di domenica prossima dovrebbe arrivare la prima convocazione. Erik non vede l’ora, è impaziente, ogni giorno racconta alla famiglia i progressi che fa ed è rimasto stupito da tutto l’affetto dei tifosi. Non esce tanto la sera, preferisce dedicarsi ai centri commerciali di giorno ed è sempre disponibile per foto e autografi anche se spesso è la timidezza a farla da padrone.
Vive a Casalpalocco con i genitori e la fidanzata, con l’italiano non se la cava ancora benissimo (intiende tutto, parla poco) ma è convinto che in poco tempo le cose cambieranno. In campo invece si esprime a meraviglia: molti suoi compagni raccontano di un tocco di palla «incredibile» e di un talento magari ancora acerbo ma che è di quelli «da numero uno». Lamela durante gli allenamenti guarda e cerca di imparare da tutti, ma è osservando Totti che è convinto di crescere anche perché l’intelligenza tattica del Capitano gli può essere davvero molto utile. Si sente un attaccante, a Trigoria dicono che «può ricoprire tutti i ruoli dal 7 all’11» ma all’occorrenza sarebbe disposto anche a fare il centrocampista. Luis Enrique per ora non ci pensa e conta di inserirlo gradualmente, magari nella posizione di trequartista. Quella di Totti, appunto. Il giocatore a cui Lamela si ispira e di cui vorrebbe ripercorrere la carriera, con vittorie nella Roma e in Nazionale. E allora sì che, oltre a fare la felicità dei tifosi, farebbe anche quella dei suoi tanti agenti. Pronti a vederlo, oltre che in campo, anche sulle copertine delle riviste e in tante campagne pubblicitarie.

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