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DEL PIERO. Di Livio: “Addio di Alex? Non me lo sarei mai aspettato”

L’annuncio di Andrea Agnelli su Alessandro Del Piero non poteva lasciare indifferenti. TuttoJuve.comha contattato in esclusiva chi lo ha visto muovere calcisticamente i primi passi, fino ad imporsi e diventare uno dei più grandi giocatori della storia bianconera, ossia Angelo Di Livio, suo compagno di squadra sin dai tempi del Padova.

Andrea Agnelli ha annunciato l’addio di Del Piero a fine stagione. Come commenti questa notizia?

Alex Del Piero

Sinceramente sono molto sorpreso, non me l’aspettavo proprio. Credevo che continuasse almeno un altro anno e poi iniziasse subito una carriera da dirigente. L’ho sentito l’ultima volta 20 giorni fa, mi sembrava piuttosto tranquillo e contento di quello che stava facendo la Juventus. Ripeto, questa cosa mi lascia sorpreso e spiazzato.

Tu hai avuto modo di vedergli fare i primi passi, sia al Padova che alla Juve. Che sensazioni ti aveva dato all’inizio? Immaginavi una carriera simile?

Quando uno ha certe qualità le vedi sin da ragazzino, come nel suo caso. A Padova già si capiva, spiccava sugli altri, aveva numeri eccezionali; insomma, si capiva che poteva arrivare lontano. Ho potuto ammirarlo quand’era giovanissimo e si vedeva chiaramente che avrebbe fatto molto bene nella sua carriera. D’altronde era considerato già allora come una grande promessa e lui è stato molto bravo a mantenere le attese I suoi  numeri emergevano da subito, poi anche la testa lo ha aiutato.

Il suo impatto alla Juve è stato qualcosa di incredibile. Gli sono bastate un paio di stagioni per convincere la dirigenza a investire su di lui sacrificando un mostro sacro come Roberto Baggio. Ti aspettavi si imponesse così in fretta?

Chi è bravo, chi ha queste qualità, emerge in fretta ed è stato così. E’ arrivato alla Juve che era un ragazzino con grandi campioni davanti, lui ha avuto il grande merito di sfruttare le sue chances sin da subito. Ricordo ad esempio il gol in una delle sue primissime partite contro la Reggiana. Quando veniva chiamato in causa rispondeva sempre alla grande e questo ha favorito il suo inserimento in prima squadra e a conquistare la fiducia dell’allenatore.

Con lui hai condiviso tutto, fra Nazionale e Juve. Qual è il ricordo più bello?

Non uno in particolare. Ricordo con piacere i successi che abbiamo raggiunto insieme, nell’era Lippi. Un gruppo fantastico, con cui abbiamo vinto tutto, dal campionato alla vittoria della Champions a Roma, fino all’intercontinentale di Tokio. Sono momenti indimenticabili.

È davvero lui l’ultima bandiera del calcio italiano?

La bandiera è una cosa sempre più rara, e Alessandro Del Piero appartiene ormai a questa categoria sempre più rara. Fatichi ormai a trovarne in giro. Potrei dire che lui e Francesco Totti sono gli ultimi esempi di fedeltà assoluta alla maglia.

È stato lui il giocatore più forte con il quale hai giocato?

Ho giocato con grandi campioni: penso a Vialli, Baggio… per questo mi ritengo fortunato, perché per molti è un sogno giocare al loro fianco. Posso dire comunque che Del Piero è il mio preferito.

Qual è stato il suo segreto per fare una carriera simile per 18 anni?

Molto semplice: vita regolare fuori dal campo e grande professionalità e spirito di sacrificio. Sotto questo aspetto Alex è da prendere come esempio.

Fonte: Tuttojuve.com

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