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CORRIERE DELLO SPORT. “Sarà gran derby De Rossi al top”

Fabio Capello

(A.Ramazzotti) – Fabio Capello torna a rivi­vere l’atmosfera del derby di Roma. Stavolta da spettatore, dopo quelli vissuti in campo e in panchina, sem­pre sulla sponda giallorossa. Membro della giuria che a fine novembre as­segnerà il premio “ Giacomo Bulga­relli” per la migliore mezzala del mondo, ieri a Milano il ct dell’Inghil­terra ha parlato della stracittadina della Capitale, del suo amico Franco Baldini, che la prossima settimana si insedierà come nuovo direttore gene­rale della Roma, ma che rimane… collaboratore part time della nazio­nale di Sua Maestà, di De Rossi, Tot­ti, Reja e della Juventus. La chiac­chierata si è interrotta alla prima do­manda su Wayne Rooney, squalifica­to per 3 giornate dopo l’espulsione contro il Montenegro e dunque out nelle prime 3 gare di Euro 2012. « No comment, no comment. Non dico niente di Rooney » ha detto salutando i cronisti. Quello di Rooney evidente­mente è un argomento tabù: la ferita è ancora fresca e solo il pensiero fa male.

Capello, come finirà il derby di Ro­ma?

«In partite come questa non c’è un fa­vorito e fare un pronostico è davvero difficile. Vincerà la squadra che met­terà in campo più grinta e più cuore. Sono le componenti fondamentali in certe gare».

Alla Roma mancherà Totti, un assen­za non da poco.

«Sono d’accordo. Totti è un uomo der­by » .

A lei ne ha fatti vincere diversi. (Sorride)

«Me lo ricordo, me lo ricor­do… » .

Reja invece ne ha persi quattro di fi­la…

«Reja è un mio amico (sono entram­bi friulani, ndr). Gli faccio l’in bocca al lupo».

In campo invece andrà De Rossi, il perno della mediana della Roma e d’Italia di Prandelli.

«De Rossi è un giocatore importante per la Roma, una bandiera e io lo co­nosco bene perché l’ho fatto esordire in Serie A… E’ un calciatore di gran­de qualità, in grado di diventare uno dei numeri uno al mondo. Quest’anno è partito con il piede giusto e sta fa­cendo ottime cose. Sono convinto che sia in grado di migliorare ancora».

De Rossi ha lo stile del grande Bul­garelli?

«E’ uno di quei calciatori abili sia ad attaccare che a difendere. Per questo premio noi abbiamo candidato lui, Xavi e Schweinsteiger, ma tra i papa­bili c’erano anche Gerrard e Lam­pard. Il primo non sta giocando ades­so perché reduce da un infortunio, mentre il secondo, nonostante io l’ab­bia votato, non è arrivato in finale».

Dalla prossima settimana nella Ro­ma ci sarà anche Franco Baldini. Di Benedetto ha fatto un buon acquisto con il suo ex braccio destro?

«Certamente perché Baldini nei suoi anni a Madrid e in Inghilterra ha ac­quisito molta esperienza internazio­nale ed è un profondo conoscitore del mondo del calcio. Secondo me potrà dare qualcosa di importante al club giallorosso, anche grazie all’espe­rienza maturata in questi anni in In­ghilterra ».

A lei quanto mancherà Baldini?

« Mi mancherà sicuramente perché lavoravamo assieme da tante stagio­ni e il nostro è un rapporto che dura ormai da anni. Un amico ha preso una strada diversa dalla mia e con l’Inghilterra stiamo cercando di or­ganizzarci sfruttando le risorse di grande valore che già abbiamo in ca­sa per gestire al meglio il dopo-Baldi­ni. C’è comunque la possibilità che in futuro Franco lavori ancora con noi, mollando per qualche giorno la Ro­ma ».

Inter e Milan sono in crisi, mentre la Juventus sta volando. Se lo aspetta­va?

«La Juve è partita bene e mi sembra una squadra ben diretta da Conte. In più ha alle spalle un grande club che trasmette la mentalità vincente. Mi sembra che i giocatori adesso l’abbia­no acquisita. Quest’anno i bianconeri non avranno le coppe e questo è un indubbio vantaggio rispetto alle di­rette concorrenti per il titolo».

Cosa pensa dell’Italia di Prandelli volata agli Europei con due gare d’anticipo?

«Si è qualificata come altre squadre… L’importante è arrivare agli Europei belli freschi e pimpanti».

E della squalifica per tre giornate di Rooney cosa dice? Troppo severa?

«No comment, no commento. Non di­co niente».

E se ne va.

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