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Gazzetta dello Sport L’amico Lapini: «Francesco? È un fenomeno di grande lealtà»

totti

(C. Zucchelli) Walter Lapini, 43 anni, ex attaccante della Roma Primavera, il « primo calciatore a sostituire Totti» nel primo anno di Serie A del capitano giallorosso, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole:

Ci dica qualcosa del Totti studente…
«Diciamo che né io né lui eravamo molto interessati alla scuola. Parlavamo di altro, pallone e ragazze. Si sa, a lui le donne non sono mai mancate, avevamo 18 anni, capirai… Anche se era timido, spesso dovevo parlare io. Quando invece eravamo soli, perché ci capitava di dormire insieme in Primavera, se ne dicevano di cavolate e lui parlava di più. Mai visto con un libro in mano però, ma neanche io».

Lei è stato il primo giocatore ad averlo sostituito, ma ha lasciato presto il calcio…
«Sì, per passione ho giocato fino in prima categoria, ma dei problemi alle ginocchia mi hanno impedito di andare avanti. Facevo l’attaccante, Francesco era più bravo di me e si capiva subito. Dopo due allenamenti dissi in famiglia: “Nella Roma c’è un ragazzino, che io chiamavo così perché ho due anni più di lui, che è un fenomeno. Non mi sono sbagliato».

E in tv lo vedrà lei domenica…
«Mi sarebbe piaciuto esserci, ma lavoro e la vedrò da casa. E mi scapperà una lacrima, pensando a quando eravamo giovani e stavamo insieme. Pensi che prima di quella gara con la Sampdoria la sera ci chiedevamo: “Ma giochi te o io?”. E lui: “Vedrai che te fa gioca’ a te”. E invece toccò a lui, ma non lo invidiavo. Si invidiano le brutte persone, i ragazzi leali no. E lui lo era a 18 anni e lo è ora. Mi mette tristezza vedere come è stato trattato».

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