“Totti e Spalletti parlano di un grande progetto, un’opportunità per dare lustro all’AS ROMA e soprattutto alla città. Un’occasione di sviluppo e crescita in un rapporto sano e leale tra privati e istituzioni, un modello a tutto vantaggio della Capitale, già seguito all’estero. La sindaca si maschera dietro il solito ritornello vuoto delle regole, ma ancora non ci ha detto come e quando lo vuole lo stadio. Prima prende tempo, poi esce fuori che l’unica posizione formale e ufficiale è un parere negativo, ora si sta di nuovo sospesi. Io credo che i romani sognino, come il Capitano Totti, un nuovo Colosseo, mentre Raggi, Berdini e i 5 stelle ci stanno confezionando una cattedrale nel deserto”. Lo dichiara Laura Coccia, Deputata e Responsabile calcio del Partito Democratico.
“Il M5S romano per bocca del capogruppo Ferrara afferma che sullo stadio della Roma stanno continuando a lavorare per trovare una soluzione. Considerando che la Conferenza dei servizi e’ stata aperta lo scorso 3 Novembre e che, come prevede la normativa nazionale in materia, sarebbe dovuta durare tre mesi, il capogruppo grillino Ferrara, il Sindaco Raggi e l’assessore Berdini hanno avuto tutto il tempo per trovare una soluzione e dimostrano una bella faccia tosta a chiederne dell’altro”. Così in un comunicato l’esponente del Partito Democratico di Roma, Giovanni Zannola, che poi prosegue: “Ridursi all’ultimo minuto, dopo aver chiesto una proroga di trenta giorni, vuol dire che non hanno la minima idea di cosa fare sullo stadio e soprattutto che hanno un’allergia conclamata alle regole e alle procedure amministrative alle quali tutti gli amministratori, di qualsiasi colore politico, devono adeguarsi”.
“Sullo stadio della Roma i grillini sono sempre più come dottor Jekyll e mister Hyde. Un giorno danno parere negativo in Conferenza dei servizi, dopo qualche ora cambiano idea dicendo di voler andare avanti (ma senza spiegare come), e infine ‘convocano’ Totti in Campidoglio per chiedergli se vuole il nuovo stadio, che è come chiedere a un bambino se vuole la cioccolata e quindi la risposta è scontata”. Questo è quanto scrive in una nota Stefano Pedica (Pd). “Ma come si può credere a un sindaco e a un movimento che cambiano idea ogni cinque minuti? Su ogni argomento il M5s da’ sempre una doppia versione, ovvero prima e dopo la chiamata di Grillo. Le buche dovevano sparire a gennaio? Ora invece a febbraio. Gli indagati dovevano dimettersi subito? Ora dopo il rinvio a giudizio. La funivia si doveva fare? Ora si aspettano le idee. Insomma, di questo passo ci aspettiamo che Raggi dica: volevo fare il sindaco ma poi ci ho ripensato. Spero che si chiariscano presto le idee perché Roma e’ sull’orlo del baratro”, conclude Pedica.
Fonte: ansa