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AS ROMA Avv. Contucci: “La gente si sta disamorando. Le multe per la manifestazione? Una ripicca”

Curva Sud Testaccio
Curva Sud Testaccio

L’avvocato Lorenzo Contucci ha rilasciato oggi un’intervista per parlare della situazione dell’Olimpico e delle sanzioni inflitte ai tifosi della Roma che hanno organizzato la manifestazione a Testaccio durante il derby. Queste le sue parole.

Il derby si porta dietro ancora gli strascichi della manifestazione a Testaccio. Cosa pensa delle sanzioni inflitte ai tifosi giallorossi?
“Le multe si danno se all’improvviso una manifestazione non preavvisata mette in difficoltà la tenuta dell’ordine pubblico e dell’organizzazione. In questo caso i giornali ne parlavano da giorni. Se dovessero, quindi, arrivare delle multe, le inquadrerei in una sorta di ripicca per il buon esito della manifestazione. Mi sembra che ormai sia una questione personale tra la Questura e i tifosi della Roma che non entrano allo stadio”.

Il Questore D’Angelo ha dichiarato recentemente che loro non arretreranno di un passo dalla loro posizione. Lei che ne pensa?
“Penso quello che pensavano i più saggi latini: summa lex summa iniuria. Credo che chi ricopre incarichi istituzionali debba avere quale prima dote il buon senso, che molti questori in passato hanno avuto. Del resto non mi sembra un buon risultato ottenere l’ordine svuotando una curva e privando uno stadio della sua atmosfera”.

Anche l’ex Questore di Roma, Tagliente, è intervenuto in merito. Come commenta le sue parole?
“Leggendo tra le righe ed anche l’intervista nella sua interezza, interpreterei il tutto con la considerazione per cui se gli incidenti avvengono fuori, le barriere hanno poco senso. Mi sembra che Tagliente – un questore comunque duro – abbia voluto evidenziare che con la sua gestione si puntava a punire il responsabile. E’ evidente che una Questura può cantare vittoria solo se riesce a coniugare l’azzeramento degli incidenti con uno stadio pieno e a Roma non è certo accaduto questo”.

Quali sono stati i temi affrontati nel corso dell’incontro al Senato?

“Giuridicamente, si è chiesta la modifica degli articoli 8 e 9 della legge Amato del 2007. L’art. 9 fa sì che una persona che ha scontato un Daspo per un qualche motivo, una volta condannato per lo stesso fatto, non possa avere biglietti per i cinque anni successivi, il che è un assurdo perché se il Daspo è finito significa che la stessa questura non lo ritiene più pericoloso. Quindi l’art. 9 è quello che io definisco un “Daspo mascherato” che raddoppia quello già scontato. L’art. 8, invece, viene interpretato da alcune questure in modo singolare: si sostiene che nei tre anni successivi alla scadenza del Daspo, il tifoso può solo acquistare biglietti per le partite in casa ma non può abbonarsi o fare la tessera del tifoso o andare in trasferta: come dire che si è pericolosi a intermittenza: in trasferta sì in casa no, se ho il biglietto no, se ho l’abbonamento sì. Un’interpretazione che meriterebbe approfondimenti psichiatrici, più che legali. Per troncare ogni dubbio, si è chiesta la modifica dei citati articoli in modo che non possano verificarsi situazioni paradossali. Molti hanno ritenuto inopportuna la presenza del noto capo tifoso atalantino”.

A proposito dei tifosi, la Roma a maggio dovrebbe far partire la campagna abbonamenti. La società temporeggia in attesa che la situazione “barriere” cambi. Il timore è che anche il prossimo anno molti posti resteranno vuoti all’Olimpico. Come andrà a finire?
“La gente si sta disamorando, per non usare termini volgari. Multe per il cambio posto, minacce di diffide, barriere a dividere le curve, impossibilità di introduzione di strumenti di tifo, caro prezzi, stadio disagevole sia come parcheggio che come visibilità, perquisizioni ossessive: perché dovrebbe essere ancora divertente andare in curva?”.

Fonte: romanews.eu

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