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REPUBBLICA.IT No a Ferragosto ma via libera all’occhio di falco

La battaglia sulla distribuzione dei diritti tv imperversa ogni anno
La battaglia sulla distribuzione dei diritti tv imperversa ogni anno

(F. Bianchi) – Venerdì 30 gennaio il consiglio di Lega di serie A si riunisce a Milano e deve decidere, fra le altre cose, le date della prossima stagione (2015-’16), quella che porta agli Europei di Francia. Il ct Conte sarà accontentato: niente chiusura il 22 maggio (2016) ma una settimana prima, in modo da poter preparare gli Europei con maggiore calma. Ma (quasi) certamente il campionato non avrà inizio sabato 15 agosto. Niente Ferragosto, quindi: è un’ipotesi suggestiva ma in Italia, per tanti motivi, poco praticabile. Molti club non sono d’accordo perché temono pochi spettatori sugli spalti (già adesso non sono molti…) e una scarsa preparazione dei loro stranieri, impegnati in vari tornei come la Coppa America. Quindi, si partirà sabato 22 agosto con gli anticipi. E ci saranno cinque infrasettimanali (di cui una a febbraio) per poter chiudere in anticipo e venire incontro ai desideri del ct azzurro.

Non ci dovrebbero essere invece problemi per la tecnologia che serve per evitare, si spera, quei 4-5 episodi all’anno dei gol fantasma : la Lega di A incasserà dal 2015 circa 1 miliardo e 200 milioni all’anno di diritti tv, da lì arriveranno i 2-3 milioni che serviranno per adeguare gli stadi di serie A. Quale sistema verrà scelto? Quasi sicuramente l’occhio di falco, che ha un margine di errore intorno al centimetro e costa meno degli altri sistemi. E forse arriverà pure uno sponsor. La Lega deciderà entro febbraio. Molti club, comunque, vorrebbero che fosse mantenuto anche l’esperimento degli “additional referees”, gli arbitri d’area. Costa 1 milione e 200.000 euro all’anno, e dovrebbe provvedere l’Aia del presidente Marcello Nicchi, in aperta lotta con Carlo Tavecchio.

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