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REPUBBLICA.IT Ecco perché tv e presidenti non possono farsi la guerra

La battaglia sulla distribuzione dei diritti tv imperversa ogni anno
La battaglia sulla distribuzione dei diritti tv imperversa ogni anno

(F.Bianchi) – Comunque finirà la vicenda dei diritti tv, una cosa è certa: Sky e Mediaset non possono fare a meno del calcio, così come i 20 presidenti di serie A non possono fare a meno dei soldi (tanti) di Sky e Mediaset. Le due parti, quindi, non possono farsi la guerra. Devono (prima o poi) trovare un accordo. Un esempio: dei 4,75 milioni di abbonati di Sky e dei 2,2 milioni di Mediaset (Premium), rispettivamente 3,2 e 1,9 guardano il calcio. Sia l’emittente di Murdoch sia quella di Piersilvio Berlusconi negli ultimi anni hanno perso molti abbonati (oltre 300.000) e solo grazie al pallone adesso sperano di recuperarne qualcuno. Sky difatti ha mollato su molti altri sport (vedi Olimpiade di Rio 2016) e si è concentrata sul pallone (vedi Mondiali del Brasile e campionato di A) mentre Mediaset ha fatto un’offerta-monstre all’Uefa ( 690 milioni di euro) per aggiudicarsi la Champions League 2015-’18, quella Champions che, secondo Michel Platini, ha “ucciso tutte le altre manifestazioni Uefa”. Murdoch e Berlusconi jr., quindi, sono sempre più calciodipendenti…

Il Circo della serie A vive grazie ai diritti tv, altrimenti sarebbe in bolletta e molti giocatori fuggirebbero all’estero (quelli che hanno mercato, gli altri – quelli scarsi – resterebbero da noi). Per questi i presidenti si augurano che alla fine (dopo i diritti pay domestici dovranno essere venduti quelli esteri, il chiaro e la Coppa Italia) la “torta” sia più alta possibile. Nell’eventualità si arrivi ad una somma complessiva dal 2015 al 2018 di 1,3 miliardi all’anno, rispetto al miliardo attuale, al netto di mutualità e commissioni (per Infront) sarebbero 1,1 miliardi da dividere fra i club (ora sono 823). La Juve, per fare un esempio, prenderebbe 120 milioni (ora sono 91), l’Inter 94 (ora 71) e il Sassuolo 26 (ora 20). Per questo il motto di Agnelli, Thohir, Squinzi e co. è, “massimizzare i ricavi”.

Come detto, i club vivono, e vincono, grazie ai soldi delle tv: il 48% delle entrate in Italia è televisivo (47% in Francia, 43% in Inghilterra, 40% in Spagna e 23% in Germania, la solita Germania virtuosa). Solo Juve, Udinese e Sassuolo (a Reggio Emilia) hanno iniziato un percorso virtuoso con lo stadio di proprietà. E i tifosi? I tifosi aspettano, pazienti, di sapere come finirà il braccio di ferro fra le emittenti e la Lega. Aspettano di sapere con chi dovranno abbonarsi, dal 2015-’16, per vedere la loro squadra del cuore.

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