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CORRIEREDELLOSPORT.IT Roma fermata dall’arbitro. Solo un pari con il Torino

Gol Strootman

TORINO – Si ferma a Torino la folle corsa della Roma. Proprio un ex giallorosso, Cerci, firma il gol che interrompe l’imbattibilità di De Sanctis (744’)e la striscia record di dieci vittorie consecutive. La squadra di Garcia torna a casa delusa e in polemica con l’arbitro Banti, reo di non aver concesso ai romanisti un rigore su Pjanic al 27′ della ripresa sull’1-1. In vantaggio nel primo tempo con Strootman, la Roma questa volta non è riuscita a mantenere il risultato fino alla fine. Merito soprattutto della squadra di Ventura, che nella ripresa è cresciuta molto meritando il pareggio. In attesa dello scontro diretto di domenica prossima, Juve e Napoli sono ora a -3 dalla capolista.

SENZA CASTAN – Tante, forse troppe, le difficoltà per Garcia contro i granata. Alle assenze di Totti, Gervinho e Destro in attacco, questa volta si è aggiunta anche quella di Castan al centro della difesa. Rispetto alla formazione schierata contro il Chievo, il tecnico rivoluziona la difesa per tre quarti. Fuori Torosidis, Dodò e soprattutto il centrale, rientrano dal 1’ Maicon, Balzaretti e il ‘debuttante’ Burdisso (ultima partita contro la Lazio nella finale di Coppa Italia). La sorpresa principale Garcia la però riserva per l’attacco, dove Ljajic non parte titolare. Il tecnico giallorosso preferisce coprirsi più del solito, mettendo in campo un tridente con Borriello punta centrale e Florenzi e Pjanic a supporto. Con De Rossi e Strootman, quindi, c’è Bradley a completare il trio di centrocampo. L’americano, jolly vincente di Udine, ripaga la fiducia correndo e sacrificandosi per tutto il campo. Il Torino, invece, è soprattutto Alessio Cerci. L’ala granata, a suo agio nel 4-2-4 impostato da Ventura, crea spazi e occasioni mettendo in grande difficoltà Balzaretti nell’uno contro uno per tutta la gara.

SBLOCCA STROOTMAN – Il Toro, partito veloce e aggressivo, con il passare dei minuti lascia metri e gioco alla Roma, ritirandosi nella propria metà campo. I giallorossi avanzano, mettono pressione alla difesa granata e al 28’ passano. Bellissima intuizione di Balzaretti sulla sinistra, Pjanic riceve palla e dal fondo trova in area Strootman per un comodo appoggio in rete. Lo schiaffo sveglia il Toro, trascinato dall’incontenibile Cerci. L’ex romanista le prova tutte: una punizione finita alta, un sinistro a giro che De Sanctis devia in angolo, per finire con una progressione che si lascia dietro quattro avversari prima di regalare a El Kaddouri una preziosa opportunità mal sfruttata dal belga-marocchino.

CERCI E BANTI, LA ROMA FRENA – Saltati i tatticismi iniziali, nella ripresa la gara è più aperta ed equilibrata. Il Torino chiede il calcio di rigore per un colpo di mano di Balzaretti in area sugli sviluppi in un angolo, ma Banti lascia correre. Inevitabilmente, aumenta anche il nervosismo. La Roma fa fatica a ripartire, Borriello non riesce a far salire la squadra e il Toro rinasce. Al 12’ De Sanctis vola per respingere uno spettacolare sinistro al volo di Meggiorini, ma al 18’ nulla può sull’inserimento sotto porta di Cerci. Garcia è preoccupato e cambia. Fuori Borriello, dentro Ljajic. Il ritmo del Toro è indemoniato, la Roma sbanda in un paio di occasioni e al 27’ perde anche Benatia per infortunio. Dentro Marquinho, De Rossi scala centrale al fianco di Burdisso. Poi l’episodio che fa infuriare i giallorossi. Pjanic entra in area granata e viene sgambettato. L’arbitro fa proseguire fra le proteste di Garcia e dei giocatori. Al 32’ un altro contatto sospetto Maicon-Bellomo, ma anche in questo caso Banti decide di non intervenire. Il finale è tutto della Roma, ma il Toro regge l’urto e festeggia il punto come un’impresa.

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