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COPPA ITALIA Audizione terminata. Rienzi: “Spostamento alle 21 una soluzione. Si potrebbe giocare il 2 giugno”

Alle ore 11:30 inizierà l’audizione al Tar per decidere la data e l’orario della finale della Coppa Italia 2012-2013 tra Roma e Lazio: una convocazione decisa dal Tribunale Amministrativo Regionale dopo il ricorso del Codacons in quanto il 26 maggio si svolgeranno anche le elezioni comunali. Il Tar ha convocato tutte le parti in causa, ovvero lo stesso Codacons, la Rai, la Roma, la Lazio, la Lega Calcio, il Comune di Roma, il Coni e il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro.

La Roma ha fatto sapere che non parteciperà a tale riunione, non manderà dirigenti o propri avvocati in quanto si adeguerà alle decisioni che verranno prese. Come i giallorossi, anche la Lazio e la Rai non invieranno propri rappresentanti alla riunione. Presenti invece il presidente del Codacons Rienzi e l’avvocato del Coni Tobia.

Contrariamente a quanto fatto sapere in precedenza dalla stessa società, la Lazio è presente, rappresentata dall’avvocato Gianmichele Gentile. Arrivato anche il legale del Comune di Roma Andrea Magnanelli.

Alle 11:50 è cominciata la discussione del ricorso presentato dal Codacons contro l’anticipo della finale di Coppa Italia dalle ore 21 alle ore 18 del 26 maggio. La riunione si tiene presso la III sezione quater del Tar Lazio ed è presieduta da Italo Riggio.

Fonte: AdnKronos

13.20 E’ appena terminata l’udienza. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni all’uscita del Tribunale. Di seguito le sue parole:

“Non abbiamo chiesto la posticipazione della gara. Non va bene rispetto allo svolgimento delle elezioni che sono più importanti della partita, non ce ne vogliano i tifosi. La partita si poteva fare prima, o il 2 giugno. Lo spostamento alle 21 è una buona soluzione”.

Alternative?

“Sono tante, ma naturalmente il prefetto dice di no. Si vedrà se da qui al 21 maggio la prefettura rivaluterà queste circostanze”.

Ma si può votare anche di mattina

“Noi abbiamo depositato le statistiche, nei mesi estivi il massimo afflusso si registra dalle 18 alle 22. Si andrebbe a incidere sul momento di massimo afflusso”.

Una sua percentuale su un possibile spostamento?

“Confido che vengo riportata alle 21. Sul giorno non so, c’è il problema della Confederation Cup”.

Vi siete dati un termine massimo?

“Domani esce il decreto, la decisione finale dovrebbe avvenire il 21 maggio. Oggi ci sarà il decreto del presidente, il 21 la decisione collegiale. Noi avevamo chiesto al prefetto di rivedere la decisione. Ancora oggi può valutare la situazione, prima della decisione del tribunale. Non si tratta di vincere o perdere, si tratta di fare la cosa migliore per i cittadini. Evidentemente il Prefetto non ha pensato all’importanza della concomitanza con le elezioni, non ha valutato questo”.

Di seguito la nota dell’Ansa:

Si é conclusa l’audizione per la quale il presidente della terza sezione quater del Tar de Lazio ha convocato Codacons, Coni, Lega calcio, Rai, Ministero dell’interno, Prefettura, AS Roma, SS Lazio e Comune di Roma, in merito alla decisione di anticipare alle 18 la finale di Coppa Italia 2013 tra Roma e Lazio del 26 maggio.

Il giudice Italo Riggio si è riservato di emettere in giornata un provvedimento monocratico. Secondo quanto si è appreso, (l’audizione si è svolta in camera di consiglio), il legale del Coni ha sottolineato come per loro sia indifferente l’orario della gara, deciso dalle autorità istituzionali. Anche per la Lazio è indifferente l’orario, mentre il Comune di Roma inizialmente avrebbe preferito un’altra data e un’altro orario, ma ha sottolineato che ormai è tutto organizzato, pur rimettendosi alla valutazione del giudice.

Il Codacons, che ha presentato ricorso,infine, ha chiesto di valutare la possibilità del cambio del giorno, perché nella stessa giornata si svolgono le elezioni comunali e ci potrebbe essere il rischio della contrazione del diritto di voto per i cittadini a causa delle difficoltà a raggiungere i seggi per il traffico e le limitazioni alla circolazione previste per l’ordine pubblico.

 

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