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IL ROMANISTA Un pari che non serve a nessuno

Totti

(C. Zucchelli) – Finisce tra i fischi. Ed è un peccato perché la Roma che da ieri sera è settima in campionato e conquista il primo punto del 2013 dopo le sconfitte di Catania e Napoli, contro l’Inter non demerita. Finisce 1-1 all’Olimpico (Totti su rigore e Palacio, entrambi nel primo tempo) ma sono i giallorossi ad avere in mano il pallino del gioco per gran parte del tempo e ad avere le occasioni migliori. Il problema è sempre lo stesso: quando crei tanto e concretizzi poco vieni punito. E così è successo anche ieri contro la squadra di Stramaccioni che bada a difendersi (e lo fa bene lasciando spesso Osvaldo in fuorigioco) e a colpire di rimessa. Ci riesce raramente, ma tanto basta a portare via un punto che, di sicuro, serve più agli ospiti che alla Roma, distante dieci punti dal terzo posto che vuol dire Champions.

Tre minuti prima occasione per la Roma: break di Bradley sulla trequarti, palla a Lamela che da sinistra mette in mezzo per Osvaldo che in tuffo non arriva sul pallone per un pelo. Sessanta secondi dopo e ancora Osvaldo protagonista: tacco per Totti che taglia sulla sinistra ma il tiro del Capitano termina a lato così come termina alto il tiro di Lamela, probabilmente ostacolato da Totti. E’ il 7’, la Roma domina in lungo e in largo ma, come al solito, manca cattiveria davanti al portiere. Stramaccioni fiuta il pericolo, si alza a dare indicazioni e l’Inter si organizza, riuscendo a prendere in qualche modo le giuste contromisure. Almeno fino al 20’ quando Orsato fischia il rigore per un fallo di Ranocchia su Bradley che arrivava centralmente per raggiungere un pallone centrale di Totti. Sul pallone va proprio il Capitano che, sotto la Nord, tira una bomba alta e centrale impossibile da prendere per Handanovic. Per lui è il settimo centro stagionale, numero 222 in A.

L’Inter prova a reagire ma la difesa della Roma fa buona guardia soprattutto con Marquinhos, bravissimo a togliere il pallone dai piedi di Palacio che si stava infilando tra lui e Castan. I giallorossi, comunque, concedono poco e prima con Florenzi e poi con Osvaldo, dal limite dell’area , cercano il raddoppio ma non trovano la porta così come non la trova Lamela che, dal vertice dell’area, lascia partire il suo “solito” sinistro a giro che esce di un soffio. L’Inter risponde con Guarin, ma il suo destro da 25 metri non impensierisce Goicoechea. Il portiere uruguagio, al 36’, viene poi salvato dal palo quando Livaja col sinistro tenta un gol da posizione quasi

impossibile.
Le occasioni da gol fioccano, soprattutto in chiave romanista, e un minuto più tardi è ancora Osvaldo a tirare col destro in area e a prendere l’esterno della rete. Brividi al 40’ quando, su punizione dalla trequarti, Goicoechea esce malissimo e Balzaretti salva quasi sulla linea. Al 45’ l’Inter pareggia: Guarin va come un treno sulla destra, i giocatori della Roma chiedono un tocco col braccio del trequartista dell’Inter ma Orsato lascia proseguire e il colombiano mette in mezzo per Palacio che, solo solo in area, pareggia. Il primo tempo termina così ed è un pari assolutamente immeritato vista l’enorme quantità di gioco – e occasioni – creata dalla Roma.
Nell’intervallo Zeman cambia e toglie De Rossi, non al meglio per un problema muscolare, inserendo al suo posto Tachtsidis. La Roma riparte da dove si era fermata: splendida azione di Lamela che semina il panico da centrocampo e serve con un filtrante Osvaldo, l’attaccante si allunga troppo il pallone e da modo ad Handanovic di uscire. Il pallone arriva sui piedi di Totti ma il portiere interista riesce, ancora una volta, a riprenderselo. L’Inter si fa vedere dalle parti di Goicoechea con un tiro di Livaja ma Piris è bravo a sfiorare il pallone quel tanto che basta per mandarlo in angolo. Per l’attaccante nerazzurro è l’ultima azione visto che a un quarto d’ora dal termine Stramaccioni lo toglie per inserire Rocchi e la Roma approfitta degli spazi lasciati dai nerazzurri ma Piris, per due volte, manda alto. Zeman toglie Totti e mette Destro e prova a giocarsi il tutto per tutto negli ultimi 10’. Lamela è bravo al 38’ a tentare un sinistro dal limite dell’area, ma Handanovic si oppone da campione.

E’ l’ultima emozione della partita perché le due squadre finiscono in debito d’ossigeno (martedì scorso supplementari anche per l’Inter) e si danno appuntamento a mercoledì per la semifinale di Coppa Italia.

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