
(G.Piacentini) – Quando sabato pomeriggio, pochi istanti dopo il secondo gol di Mertens, il numero 20 di Federico Fazio è apparso sul tabellone del quarto uomo, c’è stato un momento di smarrimento generale allo stadio Olimpico. Per il difensore argentino, infatti, è stata la prima sostituzione ricevuta. Non era mai successo prima, con la maglia giallorossa. Era capitato – 4 volte solamente – che fosse lui a subentrare, ma mai il contrario. Numeri alla mano, Fazio è il più presente tra i centrali romanisti. Se qualcuno lo avesse ipotizzato la scorsa estate, quando è arrivato in prestito con diritto di riscatto (già esercitato per un costo complessivo di 4,4 milioni di euro), probabilmente sarebbe stato preso per pazzo. Sono invece 2.807 i minuti complessivi del «Comandante», cinque volte in più rispetto a quelli giocati nella passata stagione con il Tottenham prima e con il Siviglia poi (533 in totale). Sono state la sua fisicità e la sua tranquillità nel dirigere la difesa a convincere Luciano Spalletti a cambiare modulo e a ritornare a giocare con tre centrali. Per questo il suo calo di rendimento nelle ultime due gare – Lazio e Napoli – preoccupa un po’. La Roma ha perso il suo baluardo? Se lo chiedono i tifosi, che lo hanno eletto a idolo dopo lo scetticismo iniziale.