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GAZZETTA.IT Decide Nainggolan, i giallorossi pressano la Juventus

Nainggolan

(A. Pugliese) – Ed ora la Roma si sederà in poltrona, sperando che il Torino sfrutti il suo momento d’oro e possa rallentare la corsa della Juventus. Quella della Roma, invece, ha ripreso a marciare anche in trasferta, dove negli ultimi 4 mesi aveva vinto solo a Verona e dove stavolta ha regalato il bis con il primo gol in giallorosso di Nainggolan. Il destino, del resto, a volte parla chiaro e non è un caso che la rete del “ninja” sia arrivata proprio davanti a Ballardini, uno dei maestri di Radja nella sua crescita senza fine a Cagliari.

DUE VOLTI — Garcia è costretto a rovesciare la squadra, presentando due esterni di difesa insoliti come Romagnoli (preferito a Bastos, bocciato dopo la prova di Napoli) e Taddei (in campionato non giocava titolare da 17 mesi, Juve-Roma 4-1 del 29 settembre 2012), complice la febbre che ha debilitato Torosidis. Ballardini, invece, in mezzo al campo è senza una ruspa come Perez (squalificato) e riconferma Khrin, alla 50esima gara in Serie A. E la squadra di casa in avvio sembra più viva, mettendo paura a De Sanctis prima con un pallonetto da fuori di Bianchi e poi con una svirgolata di Destro in area di rigore, a rischio autorete. Così Garcia chiede a Pjanic di fare l’elastico, variando spesso in corsa il modulo, da 4-2-3-1 a 4-3-3 e ritorno, anche perché il Bologna si compatta bene e prova a ripartire a palla scoperta. Al 19′, su un disimpegno sbagliato di Khrin, Destro ha la palla giusta, ma il palo gli strozza la gioia in gola (con la palla che danza lungo tutto la linea di porta). La Roma però prende fiducia, anche se Nainggolan e Florenzi sprecano (calciando alle stelle) due buone occasioni e Morleo a sinistra trova spazi alla vigilia inattesi. Ma il genio è quello di Pjanic, che al 36′ riceve da Gervinho e pennella un pallone che Nainggolan (in percussione da dietro) ha solo la difficoltà di spingere alle spalle di Curci.
CASSAFORTE — Assaporato il gusto del 2-0 in apertura di ripresa (gol annullato a Destro per fuorigioco giusto, ancora con un delizioso assist di Pjanic in verticale) e sprecate due ripartenze a campo aperto inusuali per uno come Gervinho, Garcia decide di mettere ancora più muscoli in mezzo al campo, chiamando in causa anche Strootman (per lo stesso Pjanic) per “congelare” un vantaggio che vuol dire -6 dalla Juventus, almeno per quasi 24 ore. Il passo successivo è Bastos per Destro, in modo di togliere ogni riferimento offensivo e sfruttare gli spazi che il Bologna minuto dopo minuto offre sempre di più. Ma in questo tourbillon è Mantovani di testa (poco fuori) a sfiorare il pari, con Taddei che poco dopo si divora il 2-0 (piatto su Curci). La mossa della disperazione di Ballardini è invece il “romanista” Moscardelli, con una squadra ridisegnata con un 4-2-3-1 che però non trova mai la fiamma per accendersi. Gli ultimi sussulti li regalano Nainggolan e Bastos, anche se tutto il mondo lo può cambiare Christodoulopoulos a venti secondi dalla fine, con un colpo di testa a botta sicura che finisce fuori. Scampato il pericolo, la Roma incassa i tre punti e manda un sms al derby di Torino.
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