(A. Maglie) – Sky toglie un alibi ai presidenti della serie A: nessuna opposizione a una eventuale riduzione del campionato a diciotto squadre, anzi. L’emittente ci tiene ad avere un atteggiamento neutro rispetto a format e orari ma spesso, tanto sull’uno quanto sull’altro fronte, viene tirata in ballo per le scelte che vengono compiute a via Rosellini. Fermo restando che tocca alla Lega decidere quante squadre devono iscriversi al torneo, all’interno di Sky è notevolmente cresciuta la corrente che non considera un dramma il taglio di due squadre. Per due motivi.
In primo luogo, un miglioramento competivo e spettacolare del campionato: riducendo le squadre si ridurrebbero anche le partite inutili e, quindi, con poco appeal televisivo. In secondo luogo, economico: una partita dal punto di vista della produzione costa ventimila euro. Poi gli orari. Dice Jacques Reynaud: «Il Monday Night non lo abbiamo chiesto noi. Sono i club che sostengono che, riposando un giorno in più, dopo possono affrontare meglio l’appuntamento di Europa League. Noi vogliamo solo certezza nel calendario e negli orari. Dal nostro punto di vista ci sono cinque finestre: due anticipi il sabato, uno la domenica, un posticipo, sempre la domenica, e sei partite pomeridiane».
SERIE B – Il Palermo fa lievitare l’interesse intorno a questo campionato. Di qui l’intenzione di offrire qualcosa di più agli abbonati. Probabilmente non tutte le partite potranno essere inserite nel pacchetto calcio ma aumenterà il numero di quelle visibili agli abbonati.
ESTERO – Conclusione: il gruppo potrebbe essere riorganizzato. Un tema in discussione che dovrebbe trovare una soluzione nelle prossime settimane. Per l’abbonato non cambia nulla. Anzi, potrà usufruire di altri due canali dedicati allo sport. Avranno il marchio di Fox ma rientreranno a tutti gli effetti nel bouquet di Sky. Un canale trasmettere la Premier League, la Liga, la Ligue 1 e l’Fa Cup; il secondo, invece, verrà riservato agli sport americani. La sostanza è che alla fine gli abbonati avranno una offerta di calcio decisamente più ampia rispetto a quella della scorsa stagione a cui si aggiungerà anche la MotoGp strappata a Mediaset che potrebbe entrare in partnership per trasmettere in chiaro poco meno della metà dei Gran Premi. Un mat-imonio, però, che nelle ultime ore si è complicato.