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AS ROMA Perché De Rossi fuori?

Daniele De Rossi

Zeman anche a Catania gli ha preferito altri tre compagni (Tachtsidis, Bradley e Florenzi), alla fine però è arrivata l’ottava sconfitta in campionato per la Roma e allora ecco che il tema è tornato a galla con veemenza. La domanda che in tanti si fanno in queste ore è semplice: può una squadra come la Roma attuale fare a meno di un giocatore come De Rossi?

Ci ha messo del suo, De Rossi, perché il rendimento, relativo alla prima parte di stagione, tra numero di presenze (solo 11 su 19 partite giocate sul campo) e gol all’attivo (zero) non era mai stato così basso da anni. Incomprensioni tattiche? Forse sì, alla base di tutto c’è soprattutto la possibile collocazione di De Rossi nel 4-3-3 di Zeman. In effetti il centrocampista giallorosso nelle sue stagioni migliori ha giocato benissimo sia con la Roma che con l’Italia quando ha sempre avuto un regista puro a fianco, da Pizarro a Pirlo. Il centrale di metà campo del 4-3-3, quello di Zeman e non quello di Luis Enrique, ha compiti diversi: deve giocare la palla velocemente, dopo soltanto due tocchi, possibilmente in verticale. Ecco allora che ormai Zeman in quel ruolo ha dimostrato di preferire Tachtsidis(…)

De Rossi, almeno per Zeman, non è quindi un regista vero e proprio, non quello ideale comunque (e pensare che Luis Enrique ne aveva fatto il fulcro del suo calcio alla catalana…). Ma allora, se De Rossi può giocare centrale solo in presenza di Pjanic, perché non può fare l’intermedio con Tachtsidis in mezzo? «Perché a quel punto – spiega ancora Zeman – mi serve un giocatore di maggiore movimento e allora faccio altre scelte» . Una situazione non facile, insomma. Almeno per il giocatore che sicuramente non è felice della piega che sta prendendo il suo campionato, anche se resta tranquillo in attesa di tempi migliori.
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