Alberto Ginulfi, portiere della Roma negli anni ’60-’70 ha rilasciato alcune dichiarazioni esprimendo la sua opinione riguardo i due portieri giallorossi, Maarten Stekelenburg e Mauro Goicoechea, che si stanno alternando nel corso della stagione. Queste le sue parole:
Ginulfi sei stato un portiere fortissimo e soprattutto un para rigori, sei stato uno dei pochi che può vantare il record di aver parato un penalty a Pelè. In questi ultimi anni però ce ne sono stati pochi di portieri in grado di parare i rigori…
“Sono stato uno dei tre portieri al mondo che ha parato un rigore a Pelè. Ne parai anche uno a Gigi Riva: sapevo che avrebbe calciato di potenza, senza piazzare la palla, per cui rimasi fermo e deviai sulla traversa: quasi ci rimisi una mano, ma salvai la porta. Tra i pararigori ricordo Julio Sergio, che lo neutralizzò alla Lazio, e Tancredi, che ci fece vincere due Coppe Italia”
Come si para un rigore?
“Dalla posizione del corpo dell’attaccante si cerca di intuire dove poi indirizzerà la palla. Ora con la televisione si studia di più ed è molto più facile, prima era solo intuito”
Sei passato alla storia come “il primo portiere moderno”. Cosa vuol dire?
“Ero valido con i piedi e forte nelle uscite: insomma sapevo fare tutto (ride, n.d.r.)”
Cosa pensi degli attuali portieri della Roma?
“Stekelenburg è un ottimo portiere. Goicoechea è interessantissimo: bisogna stargli dietro e non dargli addosso, un gol come quello del derby si può prendere, può capitare”
Il più grande portiere della storia della Roma?
“Masetti è il più forte. Non l’ho mai visto giocare, ma così diceva mio padre e la storia parla per lui. Io ho avuto anche la fortuna di averlo come allenatore”
Fonte: Centro Suono Sport