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Il Messaggero Quella fitta rete di passaggi che non ha più un solo padrone

Di Francesco

(S. Carina) Nel 4-2 del San Paolo, ci sono tante storie da raccontare. Dal ritrovato Dzeko a Under, passando per Strootman e De Rossi, non dimenticando l’eccezionalità – divenuta ormai normalità – di Alisson. Ma c’è anche quella di un tecnico, Di Francesco, che dall’inizio della stagione professa un calcio in verticale (e qualcosa l’altra sera si è visto…) ma che poi, chissà quante volte si sarà gustato il replay del primo gol di Dzeko, quello del sorpasso (2-1). Tutta la squadra tocca il pallone, da Manolas, passando per Alisson, arrivando al centravanti bosniaco, con il Napoli in balìa dei giallorossi. Roba da stropicciarsi gli occhi. Diciotto i tocchi, 16 i passaggi, inframezzati dal tackle tra Perotti e Albiol che però fa tornare immediatamente il pallone nei piedi dei calciatori della Roma. Qualcosa di analogo, proprio il Napoli, lo aveva fatto vedere la domenica precedente a Cagliari, quando al terzo gol di Hamsik i tocchi erano stati 17. In molti, tra i media, l’avevano ribattezzata l’azione perfetta. Stavolta è stato il turno della Roma. Proporla davanti a coloro che da un paio di stagioni si sono contraddistinti in questa tipologia spettacolare di gioco, con il pallone strumento di un’orchestra che incurante degli avversari trova la sinfonia giusta per arrivare al gol, ha di certo fatto un certo effetto.

SECONDI INTERMINABILI – La magia dura una quarantina di secondi. Il via lo dà Manolas che vicino alla bandierina di destra dell’area difesa da Alisson, appoggia al portiere che subito serve Fazio. L’argentino con uno scatto elude il pressing di Callejon e poi trova Dzeko, retrocesso addirittura nella metà campo giallorossa. Il bosniaco tocca di prima per Kolarov sulla linea dell’out di sinistra e il terzino regala il pallone a Strootman. Kevin dopo un tocco glielo ridà per poi riceverlo ancora una volta. Tunnel ad Allan ed ancora Dzeko viene in soccorso dell’olandese. Sono trascorsi 25 secondi e la Roma si è intanto spostata nella trequarti azzurra. Il centravanti serve Perotti che dopo essersi allungato il pallone, riesce ad evitare Allan e pesca per l’ennesima volta Strootman. Fraseggio a breve distanza con Kolarov e l’olandese è bravo a dettare il passaggio per Perotti. Il contrasto tra l’argentino e il connazionale Albiol fa tornare il pallone nei piedi dei giallorossi. È De Rossi, che nel frattempo ha seguito l’azione, ad appropriarsene. Tre secondi e il flipper giallorosso coinvolge anche Nainggolan, Under e Florenzi. Il laterale ha il tempo di alzare la testa, vedere Dzekoin area e pennellare il cross. A quel punto tocca a Edin. Il centravanti si traveste da Pruzzo e brucia sul tempo e sullo slancio Albiol. Reina, sulla linea di porta, si limita a guardare la parabola del pallone che finisce in rete. Fluidità, poesia, bellezza e armonia, condensate in 40 secondi. Un’azione da vedere e rivedere, senza il pericolo di potersi annoiare.

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