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La Repubblica Roma svogliata e fortunata quando l’arbitro ignora il Var

Under

 

(F. Bocca) Se la “partita sporca” – come le chiama Di Francesco – significa anche un rigore fasullo, ebbene la vittoria della Roma col Crotone è addirittura da mettere in lavatrice. Alla fine la differenza tra una squadra che lotta per lo scudetto e un’altra che deve sfangare ogni settimana la sopravvivenza in serie A è un rigore, trasformato da Perotti e strappato dall’immancabile Kolarov all’imprudente arbitro Manganiello. Il quale non ha la colpa di aver visto o forse interpretato male il tuffo del superterzino marpione, ma a parte – forse – una chiacchieratina col Var supervisore non si è nemmeno degnato di andare a consultare la moviola in campo, che evidentemente sta lì per bellezza.

L’episodio, praticamente a inizio partita, sembrava dover essere annacquato nella classica goleada, ma invece una Roma svogliata e minimale non ha quasi fatto altro (traversa di Dzeko) e dunque il rigore fasullo è diventato imbarazzantemente decisivo. E il povero Crotone ci ha rimesso un buon punto. Mentre la Roma bene o male continua a vincere: e dopo l’1-0 di Torino ecco l’1-0 contro il Crotone per stare lì insieme a tutte le altre.

Di Francesco sta mettendo la Roma a punto con molta tranquillità. Piano piano, con grande pazienza, ha recuperato anche i pezzi direttori del puzzle che gli è stato consegnato a inizio stagione. Il Crotone non poteva mettere particolare preoccupazione e così l’allenatore ha messo tutti insieme Karsdorp, Gonalons, Gerson e Under lasciando in panchina una torma di titolari o semititolari: Juan Jesus, Strootman, Pellegrini, De Rossi, Florenzi, Peres, El Shaarawy più Schick in panchina ma sempre convalescente. Insomma il turn-over è il vero titolare.

La scommessa stavolta è stata su Rick Karsdorp, il 22enne talento olandese del Feyenoord, arrivato a Roma per una ventina di milioni. Operato al ginocchio è finito con lo stare fuori da maggio fino a oggi. Nel progetto di avere due titolari per ogni ruolo, è arrivato il momento di prendere il posto del provvisorio Bruno Peres come terzino destro. La sua partita è stata però molto leggera, ingaggiato come stantuffo alla Kolarov, Karsdorp avrà bisogno di molte altre prove prima di capire se quei soldi sono stati spesi bene.

È piuttosto ancora Kolarov a fare il mattatore. Cavalca la fascia al galoppo, si prende oneri e onori. Si porta al tiro, prende un palo, e nel mezzo si procura un rigore fin troppo discutibile. Nel senso che la caduta è da grande professionista e l’arbitro Manganiello non sente nemmeno il bisogno di andarsela a rivedere alla moviola. Rigore dunque servito su un piatto d’argento, a scapito del povero Crotone che già veniva dalla scoppola dei 5 gol presi dalla Samp e che si può consolare col fatto di aver limitato i danni. L’episodio del rigore è rimasto isolato nel tran tran insipido di una partita ai limiti dell’inutilità, in uno stadio vuoto per metà e con la Curva Sud impegnata a tifare come suo solito.

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