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CORRIERE.IT Roma e Fiorentina, anticipi con vittoria: Frosinone e Genoa ko

Dzeko
Dzeko

(L. Valdiserri) – Bella contro la Juventus, brutta contro Verona e Frosinone. Servirà il Barcellona, mercoledì nel debutto in Champions, per capire qualcosa di più sulla Roma che porta via tre punti dal “Matusa” senza lasciare buone sensazioni, soprattutto nel gioco. Il 2-0 è risultato bugiardo, arrivato con gol nei finali di tempo e inquinato da un netto rigore non concesso al Frosinone, sull’1-0, per fallo di mano di Digne su cross di Rosi. Mancava mezzora al termine e la Roma avrebbe sicuramente potuto vincere 2-1, in seguito, ma quella che si vedeva in campo stava giocando male e soffrendo.

Il «Matusa» inadeguato per la serie A – Si inizia e il «Matusa» dimostra tutta la sua inadeguatezza per la serie A. Lo stadio è pieno, anche sulle vie di fuga. La tribuna stampa straripa. Un nuovo stadio è in previsione, fuori dal centro cittadino. Basterà un anno per completarlo? Intanto la realtà è questa e Frosinone-Juve o Frosinone-Napoli riproporranno gli stessi problemi. Per la prima volta Totti e Dzeko giocano insieme. Garcia risparmia Nainggolan (180’ con il Belgio contro Bosnia e Cipro) e Salah (l’ultimo a tornare dalle nazionali). Mercoledì sera c’è il Barcellona di Luis Enrique, per la prima di Champions League, e qualche precauzione va presa. C’è un debutto assoluto: Antonio Ruediger, come difensore centrale, al fianco di Manolas.

Castan lontano dal 100 per cento – Triste da dire, ma, dopo l’esperimento di Verona, pare che Castan debba ancora fare un bel pezzo di strada per tornare al 100%. La Roma sblocca la partita proprio alla fine di un primo tempo di rara bruttezza, che si era aperto con una zuccata tra Blanchard e Dzeko, che lascia il bosniaco stordito e lo costringe a giocare con un turbante. Per due volte, una clamorosa, il centravanti sembra groggy davanti alla porta e spreca occasioni che, in altri momenti, avrebbe trasformato a occhi chiusi. Così come a occhi chiusi, dopo un inizio almeno volitivo, sembra la Roma. Manovra involuta, tanti errori sull’onesto pressing del Frosinone e anche una gran parata di Szczesny (28’) su tiro di Tonev.

Il gol arriva parecchio casuale – Quando il tempo sembra finito, parecchio casuale, arriva il gol. Rimessa laterale battuta lunga da Digne; Dzeko non prende la palla ma inganna Blanchard che guarda l’uomo e non la palla; Iago Falque sbuca, colpisce la palla in modo sporco ma efficace e batte Leali. Vantaggio non meritato per la qualità del gioco, ma fondamentale per non far venire brutti pensieri all’intervallo. La ripresa vede il Frosinone prendere campo e Garcia è costretto a togliere Dzeko per mettere Nainggolan e tornare al 4-3-3. I ciociari non hanno nemmeno mezzo attaccante da serie A e sbattono contro il muro. La Roma trova spazio nel finale, quando Stellone gioca il tutto per tutto. Salah serve Iturbe, in un’azione tra panchinari, che infierisce con il 2-0 a tempo scaduto. La classifica va bene, il gioco è un’altra cosa.

Fiorentina batte Genoa – La Fiorentina ha sbloccato la partita nel secondo tempo dopo una gara che nella prima frazione si era rivelata assai tattica: al 60’Cross di Borja Valero per Babacar che prende l’ascensore ed impatta di testa, Lamanna immobile e Fiorentina in vantaggio.

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