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LA REPUBBLICA Di Biagio il “Rottamatore”

Di Biagio
Di Biagio

(G. Calabrese) – Ha ricostruito l’Under 21 e l’ha portata agliEuropei. Quando si è seduto per la prima volta sulla panchina azzurra Gigi Di Biagio aveva un gruppo di giocatori che in Serie A nessuno conosceva. La maggior parte di loro non aveva nemmeno un minuto di calcio vero nelle gambe. Poi la storia è cambiata. Un po’. «Guardando le partite della Under 21 molte società si sono accorte di avere in rosa giovani di valore, e li hanno utilizzati. In questi quindici mesi il gruppo è cresciuto tanto e i ragazzi sono cambiati. Hanno iniziato ad allenarsi con i grandi e hanno anche aumentato il minutaggio. Ma non basta, nelle loro squadre giocano ancora troppo poco e in queste condizioni non è facile colmare il gap con le altre nazionali. Sia chiaro, la mia non è una polemica con le società o con gli allenatori, è solo una considerazione».

Ma perché in Serie A i giovani giocano così poco?
«Manca il coraggio. E poi le società vogliono tutto e subito. Ai giovani bisogna insegnare e bisogna avere pazienza. Dobbiamo dar loro
la possibilità di sbagliare. Invece da noi appena fai un errore finisci in panchina per dieci partite. A parte Zeman o squadre come Empoli e Crotone che stanno facendo giocare i giovani, gli altri fanno fatica».

Chi l’ha sorpresa di più dei suoi giocatori?

«Belotti è cresciuto tantissimo. In difesa dico Rugani e Romagnoli. Ma la cosa più incredibile è Bianchetti. Non gioca mai, gioca solo con noi. Possibile che non ci sia una squadra in Serie B dove possa fare il titolare, o una di A dove possa giocare qualche partita?».

Chiederà maggiore collaborazione ai club?

«Non posso chiedere di far giocare di più i giovani, io posso solo adeguarmi».

Secondo lei qualcuno dei suoi ragazzi è già pronto per la nazionale maggiore?

«Ce ne sono almeno quatto o cinque, con Conte ci sentiamo spesso e lui sa come la penso».

Tra i candidati al Pallone d’Oro non c’è nemmeno un italiano, è sorpreso?

«No, in Italia abbiamo pochi fuoriclasse. E poi paghiamo l’eliminazione al Mondiale».

E lei?

«Io punto sempre al massimo. Voglio vincere gli Europei e andare alle Olimpiadi da protagonista».

Mai pensato di allenare un club?

«Ho ricevuto delle offerte, ma ho detto di no. Il mio obiettivo è allenare una grande squadra».

Giovedì c’è il sorteggio per i gironi degli Europei, quali sono le squadre da evitare?

«Germania, Portogallo e Serbia. Oggi non siamo al loro livello».

Però lei pensa che l’Italia possa vincere.

«Abbiamo ancora un po’ di problemi da risolvere, ma il tempo è dalla nostra parte. Arriveremo pronti».

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