ELEZIONI FIGC Il Torino si schiera contro Tavecchio. John Elkann: “Frasi gravissime”

Urbano Cairo
Urbano Cairo

“Non si possono commentare le parole di Tavecchio, sono di una inadeguatezza assoluta”. Così il presidente di Exor, John Elkann a margine dell’assemblea straordinaria dei soci di Fiat, ha commentato le parole pronunciate nei giorni scorsi da Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti e candidato alla presidenza della Figc. “Se uno aspira a certi ruoli deve avere comportamenti adeguati”, ha aggiunto. Nel corso dell’assemblea della Lega Dilettanti, la scorsa settimana, Tavecchio ha fatto riferimento a calciatori extracomunitari che, prima di approdare in Italia, ‘mangiavano banane’.

Fonte: AdnKronos

Il presidente del Torino Urbano Cairo ha parlato della candidatura di Carlo Tavecchio a prossimo presidente della Figc.  Queste le sue parole:

“Il vero tema è che non è logico che la Lega Dilettanti e la Lega Pro, con tutto il rispetto, possano eleggere il presidente federale con una Serie A contraria”. Sono le parole di Urbano Cairo, presidente del Torino.

La società granata ha ritirato il sostegno alla candidatura di Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti. Il numero 1 della LND non ha intenzione di fare marcia indietro dopo la gaffe razzista in cui è incappato la scorsa settimana. Tavecchio, come l’altro candidato Demetrio Albertini, ieri ha incontrato il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

“Non ho notizie di prima mano, non ho parlato con nessuno questa mattina . Ora si tratta di capire bene, vedo che Tavecchio vuole andare avanti ma l’appoggio un po’ gli sta mancando. Il vero tema è che non è logico che la Lega Dilettanti e la Lega Pro, con tutto il rispetto, possa eleggere con una Serie A contraria”. “Oggi in Serie A ci sono in opposizione 8-9 società, sicuramente il fronte contrario è cresciuto molto rispetto a quando solo 2 società (Juventus e Roma, ndr) non appoggiavano la candidatura. C’è stato uno smottamento continuo”, prosegue il numero 1 della società piemontese.

“Noi abbiamo ritirato l’appoggio come hanno fatto Fiorentina, Cagliari, Sassuolo, Sampdoria, forse anche Cesena… Comincia ad essere una Serie A non più compatta, non è una Serie A in appoggio e di questo bisogna tenere conto”, ribadisce evidenziando che “il problema ora è di governance generale. Non è giusto che con l’appoggio di Lega Dilettanti e Lega Pro si possa eleggere un presidente. Il calcio italiano, in tema di governance, è in grave ritardo”.

Fonte: Radio 24

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