IL ROMANISTA Garcia, felicità e rabbia

Garcia

(M. Macedonio) «Dopo la partita di coppa Italia a Napoli, c’è stata una mancanza di rispetto per la mia squadra, e oggi è venuta la risposta». Iniziano con un’affermazione forte le dichiarazioni di Rudi Garcia al termine della gara con i blucerchiati. E se alla vigilia il tecnico aveva parlato di “undici lupi incazzati”, i fatti hanno dimo- strato quanto fosse grande la voglia di riscatto della squadra all’indomani della sconfitta di mercoledì scorso. «La verità viene sempre dal campo – sostiene Garcia – e oggi i numeri dicono che questa squadra ne ha di incredibili. Stasera ha vinto 3-0, ha quattro punti più del Napoli, ma con una partita ancora da giocare, e nove meno della Juventus, sempre con una partita ancora da giocare».

Non vuole scendere sul piano delle accuse a questo o a quello, il tecnico francese, ma si capisce bene quanto le critiche dei giorni scorsi lo abbiano colpito e ferito, anche se c’è chi gli fa notare come la grande immagine data dal gruppo nel corso della stagione sia sotto gli occhi di tutti e rappresenti la miglior risposta a chi ha avuto da ridire, spesso in malafede. «Non voglio parlare di stampa o altro, ma è vero che anche oggi è successa una cosa strana, ovvero aver dovuto giocare in uno stadio così – spiega, alludendo chiaramente alla chiusura delle curve. – Un qualcosa che, prima della partita, non costituiva certo niente di positivo per la squadra. Ma abbiamo comunque segnato tre gol, di cui due di Mattia Destro, che è un grande attaccante e io sono felice di averlo con me».

Intorno a lui sembra esservi ormai un dibattito sul fatto che possa essere l’uomo giu- sto per puntare alla prossima stagione. Ma a riguardo, la posizione del tecnico è chiara. «I dibattiti inutili li lascio a chi parla di questo. Mattia destro è un giocatore molto importante nella mia rosa. Ricordo ancora che ha segnato 6 gol dall’inizio della sua stagione, che per via dell’infortunio da cui veniva è iniziata in ritardo. Ora bisogna però guardare avanti. Si è infortunato Maicon e speriamo che non sia nulla di grave. Occorre riposare in vista della gara con il Bologna, sapendo che staremo a guardare gli altri che questa settimana giocheranno in Europa. E per me, questo è un grande vantaggio che abbiamo e che dovremo sfruttare». Tornando a Destro, l’essersi levato la maglia dopo il primo gol gli è costato un cartellino giallo. Ma, al riguardo, Garcia non fa drammi. «Lui sa che ha una sola possibilità di togliersela. Fortuna che non l’ha fatto anche sul secondo gol».

Una Roma, quella di quest’anno, che non è solo numeri, ma anche gioco e miglioramento progressivo dei singoli. Al punto, gli fanno notare, cheBenatia può forse dirsi uno dei mi- gliori difensori centrali in assoluto, e non solo in Italia. E’ frutto della fiducia accordata ai giocatori e degli allenamenti? «Mi piace che si dica bene dei miei giocatori, E Mehdi è certamente fortissimo. Abbiamo la migliore difesa d’Italia, e uno dei migliori attacchi. Vuol dire che sul piano difensivo, tutta la squadra difende bene, e che non lasciamo spazi all’avversaria per tirare in porta ed essere pericolosa. E non dimentico che, anche oggi, Morgan De Sanctis non ha avuto molto da fare. Aggiungo che abbiamo giocato contro la Sam- pdoria, che è una bella squadra, e nel primo quarto d’ora ha giocato al calcio e ha fatto vedere di essere venuta qui per giocarsela».

Gli undici lupi, al di là della rabbia, hanno dimostrato invece di avere cervello e grande maturità. La calma dei forti, per una vittoria che va oltre i tre punti. «E’ vero – risponde Garcia. – E’ stata la vittoria del gioco, ed è que- sto che avevo chiesto alla squadra. È questa la nostra strada, e la dobbiamo seguire sempre. Nell’ultima partita l’avevamo forse un po’ dimenticato. Ma oggi abbiamo ritrovato il giocare semplice, anche sotto pressing. Anche se abbiamo finito la gara con un solo difensorCastan, mentre ne abbiamo visti di nuovi. E a questo proposito, sono contento dell’entrata di Romagnoli». Il più arrabbiato, insomma, sembrava essere proprio lui, il tecnico francese. «No – conclude Garcia. – Bisogna dire le cose come stanno. E parlare dopo la partita, perché non c’è niente da dire prima. Ripeto ancora: ho una fiducia totale in questa squadra, sapendo che è giusto averla».

TOTTI – Fuorigioco per infortunio, Totti era chiaramente allo stadio. A fine partita, il Capitano ha commentato così la vittoria: «Punti e risultati, questo è ciò che conta più di tutto adesso – si legge sul suo sito – per regalare da qui a fine stagione le giuste soddisfazioni a noi e ai nostri tifosi. Il 3-0 col quale abbiamo battuto la Sampdoria rappresenta una reazione da grande squadra dopo le ultime partite. Bravi tutti, bravi davvero!».

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