MERCATO ROMA Nainggolan, la prima: i retroscena dell’affare con la Roma

Nainggolan

La Roma torna in campo, è stata una settimana intensa. L’addio di Bradley, l’arrivo di Nainggolan. Centrocampo stravolto, i tifosi giallorossi sperano in meglio. Per il belga, oggi, l’esordio in campionato all’Olimpico, dopo la prima partita giocata contro la Sampdoria in Tim Cup. Settimana intensa, appunto. Prima di presentarlo ai giornalisti, la Roma ha fatto con Nainggolan addirittura una simulazione della conferenza: gli addetti alla comunicazione con la rassegna stampa (degli ultimi tre giorni) in mano a fare le domande. E lui per nulla imbarazzato a provare le risposte. Una sorta di riscaldamento prepartita. Quella vera inizia oggi, Roma-Genoa, il giorno di Nainggolan. Che per la verità ha già debuttato, ma in Coppa Italia, sapendolo peraltro di mattina, all’improvviso. Tanto da aver passato la sera precedente a chiacchierare con il suo agente Beltrami fino a tardi, l’adrenalina del trasferimento ancora alta. Radja l’indonesiano alla conquista di Roma e della Roma. Diventata la squadra più famosa nel suo paese già dopo l’addio di Del Piero dalla Juve, potere di un solo Alex. Dall’ambasciata nella Capitale hanno già telefonato all’entourage del centrocampista, presto ci sarà un incontro. Perché Naingo è famosissimo dalle sue parti. L’anno scorso, con tre visite in Indonesia, ha raccolto consensi pazzeschi e ricavi importanti. Persino il Napoli, che vuole tutti per sé i diritti d’immagine dei calciatori, era pronto a lasciargli quelli dedicati alla sua nazione d’origine. Ma la scelta era già fatta, tutto in una notte. Sabato scorso, dopo la sconfitta di Torino. Sabatini che chiude prima delle due con Cellino al telefono da Miami, poi convoca in albergo l’agente Beltrami nel cuore della notte. Affare fatto. E comunicato poi in mattinata sia alla Juve che al Napoli. Tre milioni subito e altri sei da pagare in due anni. Ha vinto il Cagliari (l’ha pagato circa 1.8 e all’inizio gli dava quarantamila euro d’ingaggio), sorride la Roma. E adesso si gioca, non serve più simulare.

Fonte: gianlucadimarzio.com

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