(S.Zizzari) – E’ vero, sono passate solo sei giornate, troppo poche per poter lanciare sentenze. La classifica, però parla chiaro, così come le statistiche: la Roma sa solo vincere. Anche stasera all’Olimpico l’assunto è stato rispettato. Anche il Bologna di Pioli deve arrendersi ai colpi dei giallorossi di Garcia. Finisce 5-0 e il risultato poteva essere ancora più largo. La capolista arriva a quota 18. Un percorso netto fatto di sei vittorie su sei (mai successo nella storia del club di Trigoria) con diciassette gol fatti (lo score migliore del campionato) e uno solo subito (anche qui siamo al top con due in meno rispetto all’Inter). Tutti i numeri dicono Roma anche se adesso per la squadra di Garcia arriveranno due partite-verità: la prima contro l’Inter di Mazzarri, la seconda (se si giocherà) contro il Napoli di Benitez. Solo allora se ne saprà di più sulle vere ambizioni giallorosse.
TRE GOL NEL PRIMO TEMPO – Per il momento, però, la Roma è uno spettacolo. Contro il Bologna (avversario che la Roma non superava in casa dal 2009) il ruolo da protagonista lo recita Gervinho, la scheggia impazzita della rosa giallorossa. Autore di una doppietta e di una gara di tanta, tantissima corsa. Il Bologna ci prova a sprazzi ma arrivare dalle parti di De Sanctis è quasi un’impresa. Pioli può fare affidamento su Diamanti, recuperato in extremis ma non al top per via di un problema intestinale. Dall’altra parte Garcia lancia dal primo minuto Torosidis e Gervinho, lasciando in panchina Dodò e Ljajic. L’inizio della partita è un incubo per gli emiliani che si ritrovano sotto di tre reti dopo neanche 25 minuti di gioco. Ad aprire lo spettacolo è Florenzi che insacca di testa un pallone respinto corto da Curci su una punizione calciata da Pjanic. Per la Roma è il primo gol realizzato nei 45 minuti iniziali in questo campionato. E’ solo l’incipit. La manovra giallorossa è avvolgente. Il Bologna è relegato al ruolo di comparsa. Totti sciorina calcio e assist per i compagni e al 17′ innesca Gervinho, bravo a battere Curci con un pregevole rasoterra dal limite. Il tris della Roma arriva al 25′ e porta la firma di Benatia (al secondo gol consecutivo), bravo a ribadire in rete con un sinistro al volo un pallone partito da un angolo di Totti. Il 3-0 flash tramortisce le ambizioni di un Bologna annichilito. Diamanti prova a spaventare De Sanctis con un tiro dal limite a lato di un palmo. Per il resto, il nulla. Laxalt si danna l’anima sulla sinistra e riesce a trovare un paio di spunti interessanti ma il Bologna dalle parti del portiere giallorosso non ci arriverà più. La Roma rallenta e controlla. De Rossi è la solita diga in mezzo al campo, supportato dalla colonna Strootman e dal genio di Pjanic. Balzaretti corre per tre e sembra un altro giocatore dopo il gol scacciacrisi del derby.
RIPRESA, CHIUDONO GERVINHO E LJAJIC – La ripresa della Roma è pura accademia. Sull’Olimpico si abbatte il diluvio ma il meteo avverso non ferma lo scintillante momento giallorosso. De Sanctis dice di no al nuovo entrato Christodoulopoulos, poi la valanga capitolina riparte. Gervinho parte in contropiede al 17′, fa venire il mal di testa ad Antonsson e trafigge Curci con un bolide di destro. Il poker è servito, si scatena l’apoteosi. Garcia concede la standing ovation all’attaccante ex Arsenal e inserisce Ljajic. Spazio anche a Taddei e Borriello. In questa Roma sono tutti importanti. Totti cerca il gol ma non riesce a farsi il regalo per il suo compleanno. Poco male. A chiudere definitivamente il sipario sul match ci pensa Ljajic che a cinque minuti dal termine indovina il tocco morbido sotto misura da posizione quasi impossibile. Finisce 5-0. In questo momento la Roma è di gran lunga la squadra più in forma del campionato.