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MERCATO ROMA Lattuca (ag. Fifa): “Strootman non è un regista puro ma un centrocampista universale”

Kevin Strootman

L’agente Fifa Lattuca ha parlato del forte centrocampista Kevin Strootman, ormai ad un passo dalla Roma. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:

Un giudizio su Strootman

“E’ un calciatore che eccelle sia in fase d’interdizione che proposizione, ma non è un regista classico. Gioca indifferentemente in più moduli. E’ un centrocampista universale, sa partecipare a più fasi. In origine era una mezzala, consente all’allenatore d’integrarlo con qualsiasi altro tipo di centrocampista. Se è vera la notizia, complimenti alla Roma”.

Strootman è pronto al grande salto nel campionato italiano. Che impatto può avere?

“Io penso che lui sia pronto, anche se è molto giovane. Ha molte presenze in Eredivisie, è capitano dell’Under 21, ha giocato gare internazionali col PSV. Dovrà avere il tempo necessario per adattarsi, ma le sue caratteristiche sono ideali per il campionato italiano”.

Eriksen è in rampa di lancio da alcune stagioni. Può essere il momento giusto per portarlo in Italia?

“Ha meno struttura fisica ma un’impostazione tecnica di livello superiore. Nell’Ajax ha giocato quest’anno da finto centravanti in un rombo, ma la sua posizione ideale è d’interno offensivo. Due mezzale come Eriksen e Strootman darebbero al reparto una certa consistenza”.

Quanto potrebbe costare Eriksen?

“E’ un giocatore nelle condizioni migliori per essere acquistato al giusto prezzo. Secondo me 7-8 milioni servono, considerando il fatto che è in scadenza di contratto”.

Un giudizio su Ruffier e Capoue.

“Stiamo prospettando un centrocampo fantastico per la Roma. Capoue è una forza della natura, può ricordare Desailly ma ha più qualità. Anche lui sarebbe un ottimo elemento, ha tanti campionati alle spalle, è nel giro della nazionale e all’occorrenza può giocare anche al centro della difesa. Ruffier non lo conosco granché”.

La Roma non sta cercando un playmaker, Garcia può farne a meno?

“Il Lille ha giocato con un 4-3-3 ed il reparto di centrocampo è composto da un mediano interditore, un centrocampista universale ed un elemento alla Pjanic. Sugli esterni ci sono due elementi abili nel dribbling, che richiamano la palla al piede e si muovono molto per aprire varchi ai terzini. Davanti c’è un attaccante che si muove molto in verticale, attaccando la profondità. Il Lille è una squadra organizzata, aggressiva, con ritmi alti ed una circolazione di palla molto veloce”.

A lei piace Garcia?

“A me piace perché lui ha fatto un grande lavoro a Lille. Parliamo di una squadra di medio livello, lui l’ha protata ad alti livelli, contribuendo alla valorizzazione di giovani importanti. Cosa chiedere di più ad un tecnico? A Roma potrebbe essere sicuramente apprezzato, se facesse lo stesso tipo di lavoro”.

C’è un margine d’incognita?

“Sicuramente sì. Il Lille ha sempre mantenuto le caratteristiche tipiche del calcio francese, lui ha aggiunto organizzazione e capacità di attaccare la profondità. Garcia è un uomo intelligente e saprà adattarsi al nostro campionato”.

Strootman può adattarsi al ruolo di trequartista in un 4-2-3-1?

“Assolutamente no. Lui può giocare a tre o come mediano basso oppure come interno, ma un interno universale, che partecipa e sostiene l’azione offensiva. Non ha la destrezza e l’agilità del trequartista. Lui avendo anche un buon passo, è aggressivo e di temperamento, nelle ripartenze sa essere efficace”.

Forse è un po’ troppo falloso.

“Sì, in Italia può avere dei problemi, il suo temperamento lo porta a strabordare. Sicuramente si deve calmare, da noi gli arbitri sono severi. E’ spesso polemico con gli avversari, quasi antipatico”.

Fonte: Centro Suono Sport

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