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IL ROMANISTA Strootman, doppio bagno di folla

La firma di Strootman

(V. Meta) Frastornato ma felice. Si sentiva così Kevin Strootman, alla fine della lunga giornata di test medici che l’ha tenuto impegnato dal mattino alla sera di ieri, fra il Policlinico Gemelli, il Campus Bio-Medico di Trigoria e un pranzo al Bernardini con la famiglia e la dirigenza romanista. «Forza Roma», le prime parole in italiano del ventitreenne centrocampista olandese, che già oggi volerà nuovamente a Eindhoven per salutare compagni e tifosi del Psv e organizzare il trasloco. A Riscone dovrebbe arrivarci sabato, giusto in tempo per fare da spettatore all’amichevole con il Bursaspor che chiuderà la preparazione in Alto Adige, ma il suo programma è ancora suscettibile di variazioni e non è detto che non faccia la conoscenza di Rudi Garcia direttamente a Trigoria, nei giorni di allenamento al Bernardini che precederanno la partenza per la tournée negli Stati Uniti. Non si aspettava un’accoglienza tanto calorosa, con tutto che martedì a Fiumicino c’erano quasi trecento tifosi in attesa del suo sbarco. Il bagno di folla più massiccio c’è stato ieri mattina al Policlinico Gemelli dove Strootman è arrivato con largo anticipo rispetto all’orario previsto, ma essendo giornata di esami all’Universiità Cattolica, ha trovato ad aspettarlo un gran numero di tifosi, aumentato ulteriormente non appena si è sparsa la notizia del suo arrivo.

Tanto entusiasmo, al punto che c’è stato pure qualcuno che ha rimandato l’esame al prossimo appello pur di non perdersi l’occasione di vedere da vicino il giovane centrocampista. Il primo giro di visite comincia verso le nove e finisce a mezzogiorno, intervallato da qualche autografo e tanti sorrisi, poi il trasferimento a Trigoria, dove lo aspettavano i genitori e la fidanzata, per pranzare con lui insieme alla dirigenza. Ad accompagnarlo fra un ospedale e l’altro è stato l’inseparabile fratello, che probabilmente lo seguirà a Roma anche nei primi tempi del trasferimento, oltre al procuratore. Silenzioso ma disponibile, Strootman si è presentato al secondo round di test medici intorno alle 17 e ne ha avuto per circa un’ora e mezza. Poi il rientro in hotel (alloggiava al Parco dei Principi, vicino a Villa Borghese) per l’ultima serata romana prima del ritorno in Olanda per il congedo dal Psv. L’impatto con la nuova realtà non poteva andare meglio, ma si è trattato solo di un assaggio e Strootman sa bene che per l’abbraccio vero dovrà aspettare la prima all’Olimpico. Intanto aspetta di conoscere Rudi Garcia, che ieri nella conferenza stampa al termine dell’amichevole con la selezione di Riscone (Kevin ha fatto in tempo a vederne buona parte) ha parlato di lui come di «un giocatore di grandissima qualità». Al ritorno da Eindhoven (forse già sabato) lo aspettano la scelta del numero di maglia e l’assegnazione dell’armadietto, oltre all’incontro con tecnico e compagni, a cominciare da quelli che formeranno con lui un centrocampo fra i migliori d’Italia: Miralem Pjanic e Daniele De Rossi, atteso a Trigoria la prossima settimana.

VACANZE IN AMERICA Intanto è ufficiale il programma della tournée statunitense in partenza il 28 luglio. Tre le amichevoli: il 31 allo Sporting Park di Kansas City contro le stelle della Major League, il 7 agosto al BMO Field di Toronto contro i padroni di casa canadesi e il 10 agosto al Robert Kennedy Stadium di Washington contro il Chelsea di Mourinho. In mezzo, cinque giorni di allenamenti a Boston (dall’1 al 5 agosto) sotto gli occhi del presidente Pallotta, cui è stata destinata la maglia giallorossa con il numero di serie 1. «Il tour sarà un momento importante della preparazione per la prossima stagione – spiega il CEO Italo Zanzi -. Questo viaggio ci consentirà di allenarci nelle migliori condizioni in strutture di primo piano e di confrontarci con avversari di livello mondiale».

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