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PALERMO-ROMA Andreazzoli: “Con Palermo come fosse la Juve”

Andreazzoli

Affrontare il Palermo fanalino di coda pensando però di avere di fronte la Juventus capolista. Questo l’atteggiamento che, secondo il tecnico della Roma Aurelio Andreazzoli, dovranno tenere in campo Totti e compagni domani allo stadio Barbera per non incappare in spiacevoli sorprese. Sottovalutare i siciliani di Sannino, infatti, potrebbe alla fine costar caro alla squadra giallorossa ancora in corsa per un posto nell’Europa che conta.

La classifica dice che siamo più forti del Palermo, ma io so cosa significa affrontare l’ultima della classe – ha avvisato Andreazzoli alla vigilia – Se giocheremo come se dovessimo affrontare la prima della classifica credo che avremo buone possibilità di portare a casa l’intera posta”. In caso contrario, il rischio di tornare a casa a mani vuote sarebbe altissimo. “Cosa mi preoccupa del Palermo? Intanto la loro qualità perchè nessuno avrebbe preventivato questa posizione ad inizio campionato – ha spiegato l’allenatore parlando dei rosanero – E poi quando sei all’ultima spiaggia gli sforzi si moltiplicano. Ho letto di madri che riescono a sollevare un’automobile perchè sotto c’è il figlio. Quindi se noi non comprendiamo il fatto che andremo ad affrontare una squadra disperata, non avremo la possibilità di ottenere tutto quello che vogliamo“. Ovvero i tre punti per continuare a credere nel terzo posto che vale l’accesso ai preliminari di Champions League. Traguardo che dalle parti di Trigoria si crede ancora possibile, tanto che Andreazzoli non farà calcoli in vista della sfida con la Lazio dell’8 aprile.

Condizionato dai sei diffidati (Balzaretti, Piris, Burdisso, Florenzi, Destro e Osvaldo) in prospettiva derby? Questo credo sia il difetto del nostro ambiente – ha ribattuto – È già un pò che sostengo che bisogna pensare a una gara alla volta. E se noi cominciamo a fare ragionamenti sui diffidati vuol dire che questa idea non l’abbiamo ben chiara”.

L’unico pensiero che Andreazzoli si lascia scappare sulla stracittadina è quello riguardante la possibilità di organizzare una conferenza stampa congiunta con la Lazio: “Avrei piacere a farla con Petkovic così potrei anche conoscere la persona in anticipo. Mi piace molto per come si pone, per quello che ha fatto, per l’educazione che dispensa in ogni situazione. E poi può servire a stemperare gli animi”.

Prima del derby, però, la Roma dovrà fare risultato a Palermo senza poter contare sugli infortunati Marquinhos e Nico Lopez, e con un Pjanic a mezzo servizio (“il suo è un momento delicato, abbiamo deciso di muoverci con cautela perchè prima vogliamo preservare il calciatore e la sua salute”) che però dovrebbe far coppia a centrocampo con De Rossi. Su quest’ultimo, e su Osvaldo, Andreazzoli ha indossato i panni dell’avvocato difensore. “Dalla Nazionale ho avuto la conferma di un progresso decisivo di Daniele sotto l’aspetto fisico e qualitativo – le parole del tecnico – Siamo molto critici verso un giocatore che sta facendo molto bene. La sua condizione morale, fisica e tecnica si era abbassata ma la sta recuperando. Per quanto mi riguarda sono più che soddisfatto”.

Stesso atteggiamento protettivo poi nei confronti dell’attaccante italoargentino alle prese con un periodo di scarsa forma e feeling con l’ambiente: “Ci sono momenti in cui uno non riesce ad esprimersi ai suoi livelli per mille motivazioni, ma posso dire che Daniel non è forte, è fortissimo – ha concluso Andreazzoli – Non lo difendo per obbligo, ma perchè ha il merito di essere difeso. Rischia di partire ancora dalla panchina? Sì, ma rischia anche di giocare. E comunque il risultato è sempre più importante degli interpreti“.

Fonte: Ansa

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