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IL ROMANISTA Sei diffidati in cerca del derby

Burdisso Osvaldo De Rossi

(B.De Vecchi-G.Dell’Artri) –  Sei diffidati in cerca del derby. Sei diffidati in cerca di tutto e di niente, sicuramente non di un cartellino. Se non è un record, quasi, e comunque chiessenefrega del record: la Roma che sabato pomeriggio andrà a giocare il Palermo la prima delle nove finali di campionatro (sperando che ce ne sia una vera e proprio nella coppa nazionale…) ha ben sei giocatori che con un cartellino vedrebbero negarsi la partita delle partite: il derby. Sono questi: Balzaretti Federico, Burdisso Nicolas, Destro Mattia,Florenzi Alessandro, Osvaldo Daniele Pablo, Piris Ivan, in rigoroso ordine alfabetico e non a seconda delle possibilità che hanno o meno di giocare. E’ per esempio quantomeno improbabile che Destro sia presente al Barbera sabato pomeriggio. Sei sono comunque tanti, quasi un record, e un grosso rischio. Soprattutto in difesa. Il cinquanta per cento dei diffidati gioca lì, Balzaretti e Piris sugli esterni, ma Piris buono – soprattutto con Andreazzoli – anche come centrale, che è il posto dove gioca Nicolas Burdisso. Calcolando che Marquinhos non sta bene (è praticamente outi per Palermo) una serie di cartellini su questi giocatori sarebbe una vera e propria jattura.

Certi non andrebbe meglio cogli altri, a cominciare da Alessandro Florenzi. Se c’è un volto fresco, un volto sempre bello e pulito della Roma di quest’anno questo è quello dell’ex centrocampista del Crotone oggi in Nazionale (e oggi in Nazionale unico giallorosso presente). Ha sempre accettato qualsiasi decisione, ha sempre dato tutto e anche di più, ha sempre lottaato su ogni pallone. Il derby sembra fatto apposta per lui. Florenzi è romano e soprattutto romanista e quindi, in quanto tale, per lui il derby è semplicemente il derby: più o meno tutto. Nazionale o meno, titolare o meno, col Palermo è vietato soprattutto a lui un cartellino giallo. Detto di Destro perché c’è poco da dire, di Osvaldo si potrebbe scrivere un libro. Per l’italo-argentino il derby potrebbe essere la vera autentica e forse unica occasione di riscatto. Segnare e vincere il derby, giocarlo bene e vincere, significherebbe svoltare questo finale di stagione che per lui ha preso una piega tra l’amaro e (almeno sembra) il rassegnato. Segnare e o giocarlo bene e vincerlo, perché Osvaldo alla Lazio ha già segnato, e nella sua primissima stracittadina, dopo pochi minuti, quella di Luis Enrique. Ma quella è stata anche la partita dell’esultanza con una maglietta mostrata troppo frettolosamente che ha dato il là anche alle derisioni laziali. Osvaldo, come molti, non solo non ha mai vinto il derby ma li ha persi. E’ ora di cambiare. E’ ora di ricominciare. La Lazio sta lì apposta. Sempre che un arbitro spunti con un cartellino. Sei diffidati in cerca di derby. Occhio alla designazione arbitrale adesso…

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