CORRIEREDELLOSPORT.IT Derby alla Lazio. Roma ko. Candreva-Klose-Mauri

Lazio-Roma Klose

La Lazio conquista il derby e la supremazia cittadina contro la Roma. Finisce 3-2 allo stadio Olimpico in un caleidoscopio di emozioni e ribaltamenti di fronte che raramente si è visto in una stracittadina. Forse favorita da un campo quasi ingiocabile, reso zuppo da un alluvione torrenziale, la partita è stata altamente spettacolare e ha visto la squadra di Petkovic dominare per lunghi tratti grazie alle giocate di Hernanes, Candreva e Mauri in appoggio ad un Klose ancora una volta decisivo. Per i biancocelesti tre punti fondamentali in chiave Champions League, per i giallorossi un ko forse decisivo in chiave europea. E dire che la partita era iniziata benissimo con il gol di Lamela e un gioco scintillante della squadra di Zeman ma che poi ha visto la reazione dei padroni di casa con Candreva, Klose e Mauri. Inutile il gol di Pjanic che a 5′ dalla fine ha illuso gli uomini di Zeman di poter evitare il terzo ko consecutivo in un derby che invece si è materializzato sul campo.

PRIMO TEMPO – In avvio di partita Zeman sceglie De Rossi regista, con Florenzi e Bradley interni. In attacco Lamela-Totti-Osvaldo. Per la Lazio classico 4-1-4-1 con Klose unica punta in attesa dei rifornimenti di Hernanes, Mauri e Candreva. Pronti via ed è la Roma a prendere in mano il pallino del gioco. La manovra dei giallorossi è fluida e solo un temporaneo black-out al 5′ ferma la squadra di Zeman. Alla ripresa delle operazioni arriva il vantaggio della Roma: calcio d’angolo perfetto di Totti e Lamela, dopo essersi liberato di Lulic con una spinta (ma c’è la strattonata del difensore della Lazio in avvio di azione) trova l’incornata che beffa Marchetti: 1-0 per la Roma. Intanto sull’Olimpico si abbatte un violento nubifragio che trasforma in pochi minuti il campo in una pozzanghera. L’erba dell’Olimpico però drena bene la tanta acqua e le squadre riescono comunque ad offrire un bel gioco. La Lazio si riversa in avanti per trovare la parità ma è nervosa e Klose si fa ammonire per un gomito un po’ troppo alto. Totti al 14′ prova il 2-0 ma Marchetti devia salvando la porta. A metà primo tempo arriva anche un giallo per Bradley che stende un velocissimo Candreva lanciato a rete. Al 32′ Hernanes prova la punizione la giro ma il suo tiro finisce alto sopra la traversa. Un minuto dopo altra occasione per la Lazio: fallo di Burdisso su Hernanes (Rocchi commina il giallo) e punizione perfetta al centro dell’area. Il colpo di testa di Konko però finisce alto di pochissimo. È solo il preludio al gol che al 35′ arriva su calcio piazzato: Candreva prova la conclusione dai 30 metri e la palla scivolosa inganna Goicoechea che devia nella propria porta. La Lazio ci crede e aumenta la pressione ma Lulic si fa ammonire per un fallo su Osvaldo (salterà la Juve). Al 40′ Totti prova il colpo su punizione ma Marchetti non si fa sorprendere e respinge fuori dall’area. La Lazio però è più viva e pimpante: Candreva prova il contropiede e dopo una falcata di 40 metri appoggia su Klose che conclude però alto di poco sopra la traversa. Al 43′ arriva il 2-1 biancoceleste: Hernanes supera in velocità Lamela e prova la conclusione che però è un po’ sbilenca. Ne approfitta dunque Klose che con un guizzo da ventenne stoppa e mette nel sacco. La Roma accusa il colpo ma prova in ogni a caso a reagire e Osvaldo subisce un altro fallo che genera un giallo per Candreva. Sugli sviluppi della punizione l’episodio che cambia la partita: De Rossi colpisce con un pugno Mauri e Rocchi decide per il rosso costringendo così la Roma a giocare tutto il secondo tempo in 10 uomini.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa esce Lamela ed entra Tachtsidis con una Roma che si schiera con il 4-3-2. Nessun cambio invece per la Lazio che comincia la ripresa così come ha finito il primo tempo. In avvio si determina subito la situazione che decide il match: lancio lungo di Ledesma, stoppa malissimo Piris che serve il pallone a Mauri che solo davanti a Goicoechea non sbaglia. Lazio avanti 3-1 e con un uomo in più. Il gol taglia le gambe ai giocatori della Roma che faticano a ritrovarsi soprattutto nei suoi uomini di riferimento. Hernanes prova a chiudere il conto al 50′ ma il suo tiro finisce di pochissimo a lato. Intanto al 13′ viene ammonito Mauri per un fallo tattico a centrocampo. Un minuto dopo arriva il primo cambio nella Lazio: fuori Radu e dentro Lulic. L’ammonizione del difensore spaventa Petkovic che dunque schiera il rumeno al rientro in campionato dopo l’intervento al ginocchio in estate. Al 62′ Zeman risponde con Marquinho che prende il posto di Florenzi. Due minuti dopo però è ancora la Lazio pericolosa: Candreva si invola solo sulla fascia e prova il tiro dai 20 metri dopo un doppio dribbling ma la sfera viene parata a terra da Goicoechea. Al 66′ occasione per la Roma che prova a riversarsi in attacco alla ricerca di un episodio positivo: calcio d’angolo di Totti e colpo di testa di Osvaldo solo in mezzo all’area ma la sua incornata finisce alta. Al 67′ Ledesma si libera in area di rigore ma incrocia troppo il sinistro e la sfera finisce a lato. Al 68′ ennessima occasione biancoceleste: Hernanes domina negli spazi e prova il tiro dalla distanza ma ancora una volta Goicoechea respinge in corner. Al 70′ nuovo cambio per Zeman: fuori Totti, un po’ stanco anche a causa del terreno di gioco pesantissimo e dentro Pjanic. La sotituzione dà maggiore velocità e imprevedibilità alla Roma che alza il suo baricentro e costringe la Lazio a difendersi. Di contro i biancocelesti si abbassano troppo provocando le ire di Petkovic che vorrebbe, con la squadra avanti di due gol e un uomo in più, maggior circolazione di palla e cinicità. È il vecchio difetto della Lazio che non chiude mai le partite. A quel punto almeno con i nervi la Roma prova la rimonta: al 27′ Marquinho tenta la conclusione, ma il suo tiro è troppo alto. Al 75′ Petkovic cambia: fuori Hernanes, esausto, e dentro Brocchi per dare maggiore sostanza al centrocampo. Sei minuti più tardi è ancora Marchetti a salvare la Lazio bloccando a terra la conclusione dalla distanza di Marquinho. All’83’ Petkovic è costretto a levare Candreva causa crampi e in campo ci va Cana, ulteriore uomo di sostanza per cercare di fermare l’assalto giallorosso. Sembra finita ma all’85’ il fallo di mano ingenuo di Mauri a centrocampo dà nuovo vigore alla Roma: espulso il capitano della Lazio per doppia ammonizione e Pjanic indovina la punizione gioiello, anche per l’errata posizione di Marchetti, da 45 metri. La sua esultanza in polemica con Zeman è solo un inciso: 3-2 e sfida aperta. L’arbitro Rocchi concede 4′ di recupero e al 94′ i giallorossi vanno vicinissimi al pareggio incredibile con Osvaldo che su lancio di Bradley prova la conclusione al volo di sinistro, ma la palla finisce a lato di pochissimo con Marchetti battuto. Finisce qui: alla Lazio tre punti e la certezza di poter lottare per la Champions insieme a Inter, Napoli e Fiorentina, alla Roma la delusione di aver buttato alle ortiche il terzo derby consecutivo concedendo ancora una volta, la terza di fila, un uomo in più per 45′. E stavolta non è colpa di Luis Enrique.

Fonte: corrieredellosport.it

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