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BOLOGNA Gazzoni: “Volevo Zeman, ma Giraudo disse no. Juventus e Milan controllavano tutto”

Roma-Torino Zeman

Ecco le parole di Gazzoni Frascara dopo l’assoluzione nel processo sul crac di Victoria 2000, società che faceva capo al Bologna:

“È una situazione antipatica, brutta. Ne esco bene agli occhi dei bolognesi, ma mi ha dato fastidio che alcune testate online mi hanno definito un fiammiferaio del Bologna… e ora anche i siti sulla Juve dovranno ricredersi: se non è stata la frode cosa ha causato la frode di Victoria, secondo lei?”

Cosa?

“Calciopoli”

Sicuro?

“Sì, quando i miei colleghi compravano dei buoni giocatori quattro volte il loro valore dovevo andare dal sindaco di Bologna e consegnargli le chiavi. Lì ho sbagliato, fino al 2000 il Bologna non ci rimetteva”

Quindi tutta colpa di Calciopoli?

“Su Victoria di sicuro. La società aveva il 100% del Bologna e basta, era una specie di patto di sindacato trasformato in S.r.l. Victoria ha avuto un danno spaventoso, da 25 milioni a quasi niente”

Parla di Calciopoli… saluterebbe Luciano Moggi se lo rivedesse?

“L’ho anche visto dopo Calciopoli. Dal punto di vista umano non mi dà fastidio, ma è meglio non vederlo. Di sicuro non vado a cercarlo. Io mi sono fatto un’idea: Calciopoli prevedeva Giraudo centravanti, Moggi regista e Bettega sulla fascia. Poi c’era anche Lanese, che però non aveva soldi… faceva l’interditore”

Ma come? Ce l’ha con Calciopoli e parla con Moggi?

“Moggi non ce l’aveva con il Bologna, voleva portare avanti la Juventus. Qualsiasi cosa si trovasse davanti la faceva fuori, così come la Fiorentina… Della Valle voleva salvarsi: non aveva di certo nel mirino il Bologna”

Segue ancora il calcio?

“Sì, ma non allo stadio. Gioca bene la Fiorentina, ma mi diverte Zeman, che volevo prendere a Bologna nel 2003, ma Giraudo mi disse di non prenderlo: parlai con il mister, poi un giorno ero seduto accanto a Giraudo in Lega, all’epoca tutto passava da Juve e Milan, ma Adriano (Galliani, ndr) era un amico. Chi si metteva contro Giraudo la pagava di sicuro, direttamente ed indirettamente”

Il Bologna di oggi: si salverà?

“No, ma può rialzarsi. L’anno scorso c’erano giocatori come Di Vaio e Mudingayi, oggi no. Ma questa squadra si può salvare”.

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