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CASSANO. Neurologo: “La lesione al talamo non lascerà residui”

Antonio Cassano

Nereo Bresolin, il responsabile del reparto di neurologia del Policlinico di Milano che ha preso in cura Antonio Cassano ha confermato che l’ictus ischemico ha provocato una lesione del talamo. «La fortuna nella sfortuna è che si tratta di una sede tranquilla, per esperienza questa situazione avrà una evoluzione positiva, e la lesione sparirà un pò alla volta», ha spiegato Bresolin, 59 anni, sottolineando che «i giovani hanno una plasticità neuronale ottima per cui non ci si aspetta assolutamente un residuo permanente». I controlli di lunedì mattina hanno rilevato un forame ovale pervio (pfo), la malformazione cardiaca sanata con l’intervento di oggi. «Non esiste certezza del legame tra il pfo e la lesione, però in base all’esperienza di centinaia di casi e alle linee guida, la tendenza è chiuderlo per evitare che l’evento si riproponga», ha chiarito Bresolin. «Antonio – ha aggiunto – sta bene, domani mattina faremo degli accertamenti per verificare il corretto posizionamento del cosiddetto ‘ombrellinò, che ha chiuso il pfo. Di solito servono almeno 24 ore di osservazione, poi dipende dall’evoluzione della situazione, ma spero di farlo tornare a casa domenica». Assieme a Mario Carminati, il cardiologo interventista che ha eseguito la chiusa del Pfo, Bresolin ha «concordato questo iter: l’ecocardiogramma una volta al mese per sei mesi, per controllare l’ombrellino, poi un doppler intracranico per verificare la chiusura del Pfo e che non ci sia più passaggio di bolle d’aria. Le linee guida per questi casi – ha concluso Bresolin – per la messa in sicurezza indicano un periodo di sei mesi, durante il quale il paziente può iniziare una attività sportiva, ma non agonistica».

Fonte: ANSA

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