Le PAGELLE di Udinese-Roma 4-0: Dybala unica luce. Pellegrini e Abraham notte horror. Karsdorp verso l’epurazione

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Udinese-Roma, match vinto nettamente dai friulani

-Udinese-

Silvestri 6.5; Becao 7.5, Bijlol 6 (Ebosse 6.5), Perez 7; Pereyra 8 (Ebuhize s.v.), Samardzic 7.5 (Lovric 7), Walace 7, Arslan 6.5 (Makengo 6.5), Udogie 8; Deulofeu 7, Success 6 (Beto 5.5). All: Sottil 8.

-Roma-

RUI PATRICIO 4,5 – Dopo quattro partite senza troppi affanni, il portoghese si vede letteralmente bombardare da un’Udinese straripante. Rui ci mette del suo, soprattutto bucando sul secondo e terzo gol friulano. Oggi avrebbe preso gol da chiunque.

MANCINI 5 – Non è ai livelli di nervosismo dello scorso anno, ma oggi fatica tanto ad intercettare i movimenti dei friulani. Nel primo tempo diversi fischi esagerati di Maresca lo rendono meno stabile e concentrato.

SMALLING 5 – Sempre tra i baluardi, ma oggi anche il gigante inglese cade come una foglia al vento. Nei contrasti aerei non fa fatica, ma non sa più come frenare le frecciate dell’Udinese. Rischia pure un clamoroso autogol.

IBANEZ 5 – Prova a tenere con fisicità ed elasticità, ma troppo spesso Deulofeu lo mette in ambasce. Da un suo pallone mal gestito nasce l’azione del 2-0.

KARSDORP 3,5 – Un incubo. Il duello con Udogie, il colpo di petto all’indietro, i tentativi in avanti. Una serata cominciata male e conclusa peggio. Fuori dalla grazia di Dio.

CRISTANTE 4,5 – Arriva sempre un secondo dopo l’avversario. Nullo in recupero palla e ancor meno in impostazione. Il discorso fatto per Matic vale anche per lui, specie con avversario con passo completamente diverso.

MATIC 5,5 – L’unico veramente in grado di tenerti a galla in mezzo. Prova a che a dare una mano in uscita abbassandosi molto. Con il ritmo alto anche lui soffre. Due buone palle in area di rigore sparacchiate debolmente verso Silvestri.

SPINAZZOLA 4,5 – Di fronte a Pereyra che sembra davvero di un’altra categoria questa sera. Non riesce mai a saltarlo e in più soffre terribilmente quando deve contenerlo (vedi ultimo gol subito). La vera condizione è lontanissima e così ha anche poco senso impegnarlo da titolare.

PELLEGRINI 4,5 – Male sulla trequarti e male in mediana. Sembrava essere a mezzo servizio anche dal punto di vista fisico. Poco lucido quando prova ad avvicinarsi all’area di rigore avversaria e sconclusionato nelle idee. Becca un giallo nel finale di puro nervosismo, sintomo dell’intera serata.

DYBALA 6 – Una luce pur se fioca in una notte davvero buia. Sfiora il gol dopo pochi secondi. Ogni azione degna di nota nel primo tempo porta la sua firma. Uno degli ultimi ad arrendersi anche come strenui tentativi offensivi. La sua qualità avrebbe meritato almeno un gol, purtroppo sarebbe stato ininfluente.

ABRAHAM 4 – Una partita da mani nei capelli. Zero palle tenute e pochissime sponde riuscite. Nelle rare occasioni in area di rigore è a dir poco arruffone e spento. Preoccupa il trend in questo avvio di stagione, lontanissimo dal bomber ammirato lo scorso anno. Qualcosa così non va.

-Subentrati-

dal 46′ CELIK 5 – Non ci vuole molto a sostituire il disastroso Karsdorp, ma il turco fa un po’ di confusione dopo essersi quasi guadagnato un rigore non visto da Maresca. Nel finale passa a fare il difensore puro, senza grossi successi.

dal 46′ BELOTTI 5,5 – La voglia c’è e tanta, l’ordine e la condizione ancora latitano. Non si può chiedere troppo ad un attaccante rimasto senza squadra per due mesi.

dal 65′ ZALEWSKI 5 – Entra sul 2-0, dunque con una Roma già annichilita, ma non fa molto per aiutare. In fase difensiva non si vede quasi mai.

dal 77′ SHOMURODOV S.V. – Esordio stagionale nel momento più impossibile nel quale incidere.

dal 81′ CAMARA S.V. – Non proprio il debutto in Serie A che sognava. Quanto meno fa intuire le sue caratteristiche.

ALL. MOURINHO – Una partita preparata male e finita peggio. Il centrocampo così messo non può reggere squadre che alzano il ritmo come l’Udinese. Passare ad inizio ripresa (sull’1-0) al tridente pesantissimo con Belotti e Abraham insieme è sembrato un pochino troppo. Pellegrini dietro con Matic sono finiti nel tritacarne e purtroppo era prevedibile. Ora l’importante sarà reagire come dopo Bodø.

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