Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

Italia, un crollo senza appello | EURO 2020 soltanto un caso? Ecco come ripartire

(K.Karimi) – Fare peggio del 2017 sembrava impossibile. Eppure il calcio italiano, formato Nazionale maggiore, ha deluso ulteriormente. Nel modo in cui neanche i peggiori detrattori di Roberto Mancini se lo sarebbero aspettato.

La sconfitta in casa contro la Macedonia del Nord offre il punto più basso della storia azzurra. Peggio della Corea, peggio della Svezia. Una nottata tragicomica che ha fatto dimenticare le lacrime della gestione Ventura. Incredibile come l’Italia sia passata nel giro di 6-7 mesi dagli allori di Wembley alla crisi di Palermo.

Niente Mondiale per la seconda volta consecutiva. Non era mai successo, eppure a Qatar 2022 i campioni d’Europa non ci saranno. Come se il successo dell’ultimo torneo continentale avesse scoperchiato un vaso di Pandora ancora resistente, regalando un crollo senza appello e senza pari.

La rete di Trajkovski è soltanto la goccia che fa traboccare il suddetto vaso. La batosta in Nations League con la Spagna, i pareggi deludenti con Bulgaria, Svizzera e Irlanda del Nord. Gli azzurri non sanno più come ripartire, passando dall’essere squadra brillante, con idee e carisma ad un gruppo impaurito, incapace a fare gol e senza stimoli di ricambio. Come se gli infortuni di Spinazzola e Chiesa avessero minato le certezze e la creatività di un’intera Nazionale.

Sbaglia Mancini, a puntare ancora sul gruppo storico senza sviluppare nuovi livelli meritocratici. Sbaglia però soprattutto un intero movimento calcistico. Ancorato alle vittorie del passato e senza progetti futuri. Una volta che i vari Bonucci, Chiellini, Jorginho e Verratti avranno detto addio alla maglia azzurra sarà faticoso costruire un ricambio generazione. Cosa che invece sta riuscendo a rivali come Inghilterra, Francia o Spagna senza alcun intoppo. Il tutto fa presagire che il successo di EURO 2020 sia solo un caso, non una tappa di un percorso. Che se c’era si è ormai arenato del tutto.

Basterà cacciare il Mancio e chiedere le dimissioni di Gravina? Assolutamente no. Sono anni che urge una riforma federale, una Lega Serie A che abbia la forza della Premier League, ma soprattutto investimenti mirati sui vivai e sulle scuole calcio nostrane, dove creare talenti e lanciarli senza problemi nel calcio che conta. Sfruttare le province, le serie inferiori ed abbattere i costi interni. Cosa complicata, visto che il tremebondo Decreto Crescita continua ad incentivare gli acquisti dall’estero.

La risposta alla domanda Come ripartire?” è quasi impossibile da dare oggi. C’è chi vuole un nuovo c.t., ma non servirebbe a molto. Certo il coraggio di scelte nuove e meritocratiche diventa la soluzione più ovvia. Ripartire dai pochi senatori ancora a buon livello, sfruttare al massimo i giovani in rampa di lancio (Scamacca, Zaniolo, Frattesi, Tonali) e non aver paura di pescare tra gli italiani in forma, anche se militano in squadre meno rilevanti. Ma soprattutto investire e non snobbare i nostri vivai.

Incredibile come l’Italia non giochi una partita del Mondiale dal 24 giugno 2014. Una vita fa, e passerà ancora più tempo fino al Mondiale 2026, quando si spera che gli azzurri tornino protagonisti. Senza se e senza ma.

Top