Le PAGELLE di Young Boys-Roma: Pau Lopez non trema. Kumbulla, prova da veterano. Dzeko e Miki cambiano il match

(K.Karimi – A.Papi) – Ecco i voti e le pagelle al termine di Young Boys-Roma, gara valida per l’Europa League:

-YOUNG BOYS-

Von Ballmos 5.5; Burgy 6.5, Lustenberg 6, Zesiger 5; Hefti 5.5, Rieder 6.5 (Aebischer 5.5), Sierro 6.5 (Gaudino 6), Maceiras 6; Fassnacht 5.5 (Meschack 5.5), Nsame 6 (Siebacheu 5.5), Ngamaleu 6 (Mambimbi 5). All: Seoane 6.

-ROMA-

Pau Lopez 6,5 – Inizia da Berna la sua seconda stagione romanista. Molto impegnato con i piedi, non è vittima di distrazioni. Anzi, nel finale salva la Roma con un bel riflesso su Meschack.

Fazio 6 – Rimasto dopo le numerose voci di addio, si dimostra utile alla causa nella competizione che ha già vinto 2 volte con il Siviglia. Insuperabile nel gioco aereo, calmo nelle situazioni spinose. Può essere utile.

Kumbulla 7 – Difficile trovare un ventenne, all’esordio in Europa, giocare con tale serenità e tranquillità. Con personalità ricopre il ruolo di centrale nella linea a tre, impreziosendo la prestazione con il gol del 2-1 decisivo.

Juan Jesus 5 – Molto strano che Fonseca, dopo averlo snobbato per più di un anno, lo getti nella mischia nel debutto europeo. La forma fisica stenta, ma tutto sommato non commette inesattezze tattiche evidenti. Ingenuo a prendere un giallo che lo condiziona e lo rende poco affidabile. (70′ Pellegrini 6 – Bravo in fase di transizione e nel prendersi un paio di falli preziosi. Sarebbe ora che qualcuno gli vietasse di battere le punizioni dal limite).

Karsdorp 5,5 – Più che un ritorno in campo da titolare, la sua prova odierna è sembrata una sgambata in vista dei prossimi impegni. Un paio di affondi senza risultato ma anche un’ammonizione che incide sulla prova individuale. (46′ Spinazzola 7 – La Roma cambia marcia ad inizio secondo tempo, proprio con l’ingresso in campo dell’esterno sinistro. Quando punta l’avversario diretto è una bellezza. Fattore determinante).

Cristante 5,5 – Pur impegnandosi sempre moltissimo, denota i classici limiti da regista adattato. Troppe verticalizzazioni mancate o sbagliate, da aggiungere all’ingenuo fallo da rigore che porta avanti lo Young Boys. Scalato a fare il difensore appare più sicuro e brillante.

Villar 5,5 – Rimandato lo spagnolo, che si era meritato ai punti la chance da titolare. Il suo primo tempo è confusionario, poco aiutato dai palloni scottanti serviti dai compagni. Manca un paio di giocate che, conoscendolo, sarebbero state facili per il suo repertorio. Da rivedere. (59′ Veretout 6,5 – Un altro passo rispetto ai compagni di reparto. In Europa la sua verve diventa fondamentale).

Bruno Peres 6 – Fuori dal suo habitat nel primo tempo, schierato a sinistra, non trova mai lo spunto giusto e soffre le ripartenze del tridente svizzero. Si trasforma nella ripresa, traslando sulla fascia destra. Lì ha il merito di realizzare l’1-1 con un guizzo sorprendente. Fonseca ci punta ciecamente, contento lui…

Pedro 5,5 – La brutta copia del campione imprevedibile visto in campionato. Paga la stanchezza e lo si nota con una prova senza guizzi, in cui va a sbattere costantemente sulla difesa avversaria. Saggiamente Fonseca lo cambia dopo un’ora di gioco. (59′ Mkhitaryan 6,5 – Qualità ma anche imprecisione. Il cross preciso per la testa vincente di Kumbulla è una gemma).

Carles Perez 6,5 – Momento positivo. Dopo la prodezza al Benevento dimostra di stare bene, non a caso è l’unico a creare giocate pericolose nel noioso primo tempo. Perde brillantezza nel finale, ma è tra gli ultimi a mollare.

Borja Mayoral 5 – Difficile giudicare la sua prova di debutto, visto che è poco aiutato dalla squadra e letteralmente ‘mangiato’ dalle marcature strette degli svizzeri. Da valutare in seguito, ma per non far rimpiangere Dzeko dovrà fare molto, molto di più. (59′ Dzeko 7 – Atteggiamento da leader e campione, che si tramuta nell’assist invitante che porta Peres al pareggio. Un esempio).

All. Fonseca –  Parte con un turn over esagerato, soprattutto in difesa, e ne paga le conseguenze nel primo tempo. È costretto a mettere i grossi calibri nella ripresa e alla fine il risultato gli dà ragione. Contestarlo con tre vittorie e due pareggi nelle prime cinque sfide ufficiali della stagione non sarebbe corretto, ma guardando le prestazioni e la gestione della rosa qualcosina in più è lecito attendersi.

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