Le PAGELLE di Sampdoria-Roma: De Rossi, cuore e gol. Manolas-Fazio vecchie maniere. Dzeko alza il livello

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle assegnate dalla redazione di Gazzettagiallorossa.it alla prova di Sampdoria e Roma, protagoniste della 31.a giornata di campionato:

-SAMPDORIA-

Audero 5.5; Sala 6, Tonelli 5.5, Andersen 6, Murru 6; Praet 6, Vieira 5 (Sau s.v.), Linetty 6 (Jankto 5.5); Saponara 5.5 (Gabbiadini 5); Defrel 5.5, Quagliarella 6. All: Giampaolo 5.5

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-ROMA-

Mirante 6.5 – La sicurezza al reparto che mancava con Olsen arriva grazie all’esperienza naturale dell’ex Bologna. Un paio di ottimi interventi in scioltezza, mezzo punto in meno per quel rinvio al 94′ che poteva costare caro alla sua difesa.

Karsdorp 6 – Sfrontato e sfortunato. Gioca come al suo solito a testa alta, ma la sua qualità tecnica è inversamente proporzionale alla fragilità fisica. Ennesimo problema muscolare. (dal 51′ Juan Jesus 6 – Piazzato nel ruolo atipico di terzino destro, tiene la posizione senza affanni).

Manolas 7 – A volte esagerato e spasmodico, ma grazie alla sua tenacia anche il bomber della Serie A, Fabio Quagliarella, rimane all’asciutto. Dimostrazione che spesso la sua presenza difensiva è decisiva.

Fazio 6.5 – Più positivo del solito, con pochissime sbavature. Nel finale è protagonista del brivido difensivo assieme a Mirante, ma appare tonico negli anticipi e preciso nel giocare il pallone.

Kolarov 6 – Che la sua condizione fisico-atletica sia scarsa è palese. Spinge poco e nel primo tempo è quasi assente, ma nel finale è tra gli ultimi a mollare nonostante il fiatone.

Cristante 6.5 – Sfoggia nuovi scarpini bianchi fluo e come per incanto sembra anche più dinamico. Sicuramente più a suo agio con De Rossi al fianco, sia per interdizione che per assistenza nel palleggio. Peccato per la mira fallace in un paio di conclusioni ravvicinate.

De Rossi 7.5 – L’anima della squadra. Oltre al gol c’è la consapevolezza di parlare del leader, del capitano vero. Quello che dona anche a livello di carisma alla squadra, non ha prezzo. Che sia Ranieri o Di Francesco a sedere sulla panchina, lui rimane l’architrave tra campo e spogliatoio.

Zaniolo 6.5 – Brillante come sempre, sia quando attacca che quando si sacrifica. In un ruolo che, è bene ricordare, non è il suo, il baby talento si disimpegna con onore e anche quando non segna resta tra i più pericolosi. Bellissimo il corner sul palo nel finale.

Pellegrini 6 – La sua posizione e la sua dinamicità mette in crisi la mediana della Samp. Nel primo tempo lascia il fioretto per correre dietro agli altri, nel secondo cala di condizione venendo giustamente sostituito. Sarà preziosissimo. (dal 66′ Dzeko 7 – Il leader offensivo che serve. Gettato nella mischia da Ranieri al momento giusto, fa salire la squadra e dona la mentalità giusta per vincere).

Kluivert 6 – Il tempo stringe, ma i margini di crescita sono enormi. Elogiato da Ranieri, viene lanciato nel suo ruolo naturale e dimostra sacrificio e grande velocità. Peccato a volte si perda al momento migliore, ma stasera va applaudito. (dal 72′ El Shaarawy 6.5 – Più che le scorribande offensive merita un voto positivo per il salvataggio a corpo morto su Gabbiadini, segno di grande abnegazione).

Schick 6 – La poca volontà non gli si può di certo imputare. Corre come un mediano ma pecca a livello qualitativo, cosa per cui viene schierato. Meglio da seconda punta, ma fa fatica a tenere il peso dell’attacco di una squadra così importante. Andrà valutato in estate.

All. Ranieri – Dopo quasi un mese di lavoro inizia a raccogliere i primi frutti. Con la Fiorentina si era vista una squadra volenterosa, questa sera anche ben organizzata. Di sicuro non sarà in grado di regalare spettacolo, ma se i risultati sono questi, ben venga anche un minimo di accortezza difensiva in più. Il vero problema è la condizione fisica, scomoda eredità che può rovinargli il buon esito del rush finale.

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