La Raggi all’ultimo stadio: «Lo facciamo». Ma senza la nuova ferrovia sarà il caos

(P. TAGLIAFERRI) –  La bocciatura di due mesi fa, per quell’impatto definito «catastrofico» che una partita avrebbe sul traffico della zona, per il Politecnico di Torino a cui Virginia Raggi aveva chiesto un parere sul progetto del nuovo stadio della Roma, è diventato ora un «sì condizionato all’offerta di mobilità». Tanto basta alla sindaca per dire che «lo stadio si farà e i cantieri apriranno entro l’anno». Il progetto Tor di Valle, dunque, andrà avanti, anche se dopo l’inchiesta sull’imprenditore Luca Parnasi non è chiaro chi costruirà l’impianto. Prima sarà comunque necessario risolvere molte incognite legate alla mobilità, così come indicato da Bruno Dalla Chiara, l’ingegnere referente del gruppo di lavoro dell’università piemontese. «Il problema dei trasporti è superabile con un’offerta multimodale, in campo ferroviario, ciclabile, pedonale e di sharing mobile», spiega l’esperto. Sarà necessario alleggerire il numero di vetture in circolazione grazie a nuove infrastrutture di trasporto pubblico e condiviso contenute nel Piano urbano della mobilità. Altrimenti sarà il caos. La sindaca parla di un «progetto molto ambizioso che porterà un miliardo di investimenti, lavoro, benessere e riqualificazione di un’area degradata». «Non ero obbligata a chiedere questo parere – aggiunge la Raggi tuttavia avevo l’esigenza di verificare che tutti gli ok ricevuti dal progetto portassero reali benefici ai cittadini. Questo parere esterno rassicura e conferma questo dato». Tanto per dire che l’amministrazione non è contro le grandi opere, ma «per le grandi opere a favore dei cittadini». I fari adesso sono accessi sulla Roma-Lido, la ferrovia che serve la zona e che è una delle più malandate d’Italia. Dovrà essere potenziata. «Stiamo lavorando con la Regione Lazio, che ha già stanziato 180 milioni, ai quali si aggiungeranno 40 milioni di Roma Capitale», dice la Raggi. Denaro, quello della Regione, destinato però all’intera tratta, non solo alla fermata di Tor di Valle. Il nodo di ponte Traiano – uno dei due ponti fondamentali per evitare che l’area intorno allo stadio si congestioni, ma rimasto senza finanziamenti dopo il parziale taglio delle cubature – non è stato affrontato perché non faceva parte del progetto sottoposto al Politecnico. Dalla Chiara ammette però che «asseconderebbe la viabilità stradale». «E il momento, ormai, dopo tutto il tempo speso su questo progetto, che la città abbia la possibilità di vedere un investimento di tale portata e che la Roma possa effettivamente lavorare alla costruzione», afferma il vicepresidente esecutivo della Roma, Mauro Baldissoni. «Le parole della sindaca sono un’ottima notizia, speriamo sia la volta buona», dice il presidente del Coni Giovanni Malagò. Il vicepremier Luigi Di Maio non trattiene l’entusiasmo: «Grande Virginia, complimenti!». 

Fonte: Il Giornale

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