Intervista a Eusebio Di Francesco dopo il poker romanista in coppa:
Una partita che ha determinato la fine del tabù Coppa Italia e la rivelazione di Schick.
“Ha fatto una buona gara, anche se si accontenta sempre e poteva fare qualche gol in più. Sta acquisendo cattiveria, deve migliorare e fare ancora meglio”.
Stasera hai lanciato un talento come Riccardi.
“Ha qualità, non metto in campo i ragazzi per farli felici. Se avessi avuto l’opportunità l’avrei fatto giocare, lo merita perché ha grandi prospettive”.
Juan Jesus?
“Ha un fastidio al ginocchio, ne parleremo domani”.
Cori dalla Curva Sud anche stasera.
“Io non li ho sentiti, al di là dei discorsi campanilisti sono molto più offensivi quelli razzisti. Per uno sfottò tra squadre non si interrompono le partite”.
Come si lavora sulla testa di Schick?
“Sta migliorando, è ripartito. Sta crescendo e lo vedo migliorato. Ha subito grandi pressioni, tutto e subito non si può avere. Ha qualità importanti, deve migliorare anche in allenamento avendo maggiore determinazione e attaccando la porta come lui sa fare”.
Pastore non riesce a dare una sterzata alla stagione…
“E’ partito bene, ha fatto grandi gol ma ha faticato sia perché ha giocato poco a Parigi sia per problemi fisici. Sono contento di questa sera, è stato in partita con continuità di corsa. Non è uno sprinter, ma sa muovere palla. Stiamo lavorando per ritrovarlo, non abbiamo un calciatore come lui in squadra. Ha l’ultimo passaggio, sa trovare gol in ogni momento, ce lo teniamo stretto migliorandolo fisicamente. Oggi partita importante per lui”.
Il centrocampo tutto italiano può essere il bene della Roma?
“Dobbiamo saper competere, dobbiamo puntare al 4° posto e abbiamo altre due competizioni importanti, lo scorso anno in Champions abbiamo fatto benissimo e la Coppa Italia è prestigiosa. La squadra sta crescendo, al di là della partita di stasera contro un avversario stimabile ma di Lega Pro”.
Il recupero di Karsdorp?
“Ha grandi mezzi, deve migliorare tanto nella fase difensiva. Ha attraversato tanti infortuni, per il resto dimostra di avere capacità tecniche e fisiche. Oggi ha cambiato passo, sa fare le scelte giuste col pallone. Come Florenzi nasce attaccante, ma a me piacciono questi terzini”.
A sinistra invece hai Kolarov.
“Ce ne vorrebbero…Bisognerebbe clonarlo per mentalità, per come si allena, è sempre l’ultimo ad uscire dal campo”.
Fonte: Raisport