Roma-Entella, Juan Jesus: “Vogliamo riportare la Roma in alto, riusciremo e riuscirò a fare meglio. C’è la volontà di vincere la Coppa Italia”

Juan Jesus

Partiamo da dove ci siamo fermati: la Roma, nelle ultime partite del 2018, sembra essersi messa alle spalle il periodo più difficile.
Sicuramente abbiamo finito molto bene l’anno con sei punti in due partite difficili, abbiamo fatto il nostro dovere, era importante fare punti per la classifica.

La Roma sembra aver risistemato anche la classifica: la zona Champions è distante solo due punti.
Sicuramente sì, siamo tante squadre in pochi punti, non possiamo perdere terreno perché anche quelli dietro sono vicinissimi. Con il Torino sarà uno scontro diretto perché sono a pochi punti da noi e così potremmo allungare e avvicinarci a quelli che sono nelle prime posizioni in classifica.

Sono anche tornati giocatori importanti: Dzeko, El Shaarawy, Perotti, Pellegrini. È una squadra che sembra avere al proprio interno le risorse per affrontare al meglio la seconda parte di stagione.
Sono d’accordo perché sono tornati giocatori importanti. Diego, ad esempio, è stato tanto fuori. Lui è un giocatore di qualità, che salta l’uomo. Un calciatore che se sta bene è uno dei migliori esterni della Serie A. A noi servono tutti a disposizione, perché vogliamo riportare la Roma in alto. Dobbiamo essere competitivi in allenamento per portare questa competitività in campo e poi sicuramente arriveranno vittorie importanti.

Nel frattempo, i nuovi sembrano essersi ambientati e i giovani sono cresciuti.
Quando mancano i riferimenti, giocatori come De Rossi, Dzeko, Perotti che sono già qui da qualche stagione, sicuramente i giovani possono crescere. Siamo in crescita e dobbiamo continuare.

Il 2018 è stato anche l’anno del suo ritorno al gol.
Io non segno mai, anche quando tiriamo i calci d’angolo e il mister mi chiede di andare avanti… Sono stato contento di “rubare” il gol a Cristante in una giornata bellissima.

Quando se n’è accorto, Cristante cosa le ha detto?
Io sapevo di aver toccato la palla, ma non mi sono reso conto se ero sulla linea, prima o dopo. Io ho fatto proprio quello che mi ha detto il mister il giorno prima, “vai e chiudi il secondo palo” erano le sue indicazioni. Ho fatto quello che avrei dovuto e quando lui è andato ad esultare, siamo andati tutti e io gli ho detto che il gol era mio. Quando lo speaker ha detto il marcatore, Cristante mi ha dato del furbetto. L’importante però è aver vinto la partita.

Fonte: AS Roma Match Program

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