Le pagelle di Roma-Genoa: Olsen versione Goicoechea. Cristante porta la croce. Finalmente Kluivert

(K.Karimi – A.Papi) – Ecco voti e pagelle al termine del posticipo di campionato tra Roma e Genoa:

-ROMA-

Olsen 4.5 – L’errore sul goal di Piatek riporta la memoria a quel famoso Roma-Cagliari del 2013 con Goicoechea sfortunato protagonista. Non contento concede il bis nella ripresa salvato solamente dall’intervento del Var. In mezzo c’è anche il tempo per diversi rilanci sbagliati. Horror.

Fazio 4.5 – Altro oggetto misterioso di questo momento delicato in casa Roma. Ha il merito di segnare il gol del momentaneo 1-1 ma in difesa è un disastro. Irretito da Kouamè, dalle sua parti il Genoa fa quello che vuole. Lontano parente del giocatore arcigno ammirato nella stagione scorsa.

Manolas 6.5 – Se non ci fosse lui a reggere la baracca, la nave sarebbe già affondata. La sua rapidità è decisiva nel salvare in extremis sulle ripartenze genoane. Suona la carica sulle dormite altrui.

Juan Jesus 5 – Nessun errore evidente, ma è quasi sempre in ritardo sia in marcatura sia nel tentativo di anticipo. Kouamé è un avversario troppo duro da arginare, ed è tutto dire…

Florenzi 5 – La foga non gli manca, quasi a dover esaltare la fascia di capitano al braccio. Il problema è che a volte eccede, culminando la sua prestazione con una spinta alle spalle di Pandev che poteva costare un sacrosanto rigore in pieno recupero.

Kolarov 5 – Molle in fase difensivo, impreciso in ripartenza. Stasera anche lui fa parte della schiera dei ‘senatori sottotono’. Ed il rapporto con la curva è tutt’altro che roseo.

Nzonzi 5.5 – Perde spesso e volentieri il duello con Sandro, almeno nel primo tempo. Qualcosa di meglio nella ripresa quando gestisce con maggiore pulizia il possesso palla e innesca la ripartenza che porta al gol partita.

Cristante 6.5 – La buona notizia della serata: cresce con il passare dei minuti e porta la croce. Segna uno splendido gol-vittoria, il secondo consecutivo dopo quello di Cagliari. Peccato per il palo a porta vuota nel finale.

Zaniolo 6 – Prova matura del giovane talento, schierato da ‘falso nueve’ fa fatica ma si batte come un leone. Cresce alla distanza e gioca a suo agio da mezzala nel secondo tempo. Avessero tutti la sua voglia e cattiveria sarebbe un’altra Roma.

Under 4.5 – Clamoroso come il turco non abbia imparato dall’erroraccio contro il Real, ricadendoci oggi sbagliando il 3-2 a porta spalancata. Per il resto le solite pecche, troppo leggero e caotico e mai abile negli strappi. (Dal 76’ Santon 6 – Schierato per arginare Lazovic, fa il suo in fase arretrata).

Kluivert 6 – Una prova ricca di alti e bassi. Tanta confusione e una gemma che emerge dalla nebulosa, con uno strappo di 30 metri in campo aperto concluso da un chirurgico diagonale che mostra tutto il suo potenziale. Uno con le sue qualità ne dovrebbe sfornare almeno 3 o 4 a partita di giocate del genere. Prima di uscire consenta a Cristante l’assist per il gol vittoria. (Dall’80’ Schick sv – Un quarto d’ora recupero compreso evidenziato solo da un’ammonizione per eccesso di voglia).

all. Di Francesco – Estraniando per un istante il risultato, particolare non da poco, verrebbe da dire che la sua esperienza capitolina sarebbe giunta al termine. Il primo tempo riporta alla mente quel tremendo Roma-Cagliari del febbraio 2013 con Zeman in panchina. I gol arrivano da giocate personali, la fase difensiva è assolutamente inguardabile e il cambio di modulo non ha fruttato quanto sperato. Purtroppo la maggior parte delle colpe non sono le sue, ma ormai il destino al di là della singola vittoria sembra segnato. La squadra continua ad essere troppo debole mentalmente e poco organizzata. Rischia di essere un brodino che può solo allungare l’agonia.

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-GENOA-

Radu 5.5; Biraschi 6, Romero 6, Zukanovic 4.5 (Pereira 5.5); Romulo 6.5 (Pandev 5.5), Hiljemark 7, Sandro 6.5 (Rolon 5.5), Bessa 6; Lazovic 7; Piatek 7, Kouame 5.5. All: Prandelli 6.

GGR

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