Roma-Real Madrid, le pagelle: Marcano e Olsen non lasciano tranquilli. Sprazzi di Pastore e Kluivert. Strootman mitiga il risultato

(A.Papi) – Ultimo impegno in questa ICC per la Roma di Eusebio Di Francesco. Ecco i voti assegnati ai giocatori giallorossi nella gara del Met Life Stadium nel New Jersey contro il Real Madrid di Lopetegui.

 

ROMA:

Olsen 5: Sul primo gol di Asensio non ha particolari colpe salvo il posizionamento a metà strada su un’uscita che poteva essere più rapida, sul 2-0 invece appare troppo poco reattivo su un sinistro non irresistibile di Bale che lo spiazza malamente. Altro intervento  poco ortodosso in chiusura di prima frazione, con il cross velenoso dal fondo che lo coglie impreparato. Siamo solo agli albori ma di sicuro non sembra il classico portiere in grado di regalare punti alla squadra. Speriamo siano giudizi affrettati.

Florenzi 6,5: Sicuramente tra i più positivi. Corre bene in avanti e anche indietro con avversari piuttosto complicati. Suoi i palloni tagliati dalla destra che creano i maggiori grattacapi ai Blancos nel primo tempo. Libero di testa e già in buona forma fisica.

Fazio 5,5: Mette il petto ad evitare il momentaneo 3-0 ad una manciata di minuti dall’intervallo. Balla anche lui dietro con gli avversari che sbucano da tutte le parti.

Marcano 4,5: Inguardabile nella lettura sul gol di Asensio, non segue la linea per il fuorigioco, scappando all’indietro e consentendo il comodo 1-0. Peggio ancora quando accompagna Bale sul sinitro per il 2-0. La peggiore prestazione in questo precampionato.

Kolarov 6: Ancora al piccolo trotto sia in fase difensiva che in quella offensiva. Quando accelera è uno dei pochi a far male agli avversari. Rimane una delle fonti di gioco della squadra.

Cristante 5: Tanta corsa, ottimo impegno, ma palcoscenico che sembra essere ancora troppo grande per lui. Finisce per diventare piccolo piccolo di fronte al centrocampo Real.

De Rossi 6: Fa quel che può, recuperando palloni e provando a verticalizzare, ma è in evidente difficoltà per dinamismo e qualità degli opponenti.

Pastore 6: Qualche errore di misura in alcune ripartenze ma di sicuro una delle note liete di serata. Quando la palla passa dai suoi piedi si accende un minimo la luce. Possiede la qualità tanto agognata lo scorso anno. Ancora dubbi sul dinamismo necessario a coprire il ruolo di mezzala, almeno nell’accezione del 4-3-3 di Di Francesco. Non che non possa farlo, ma perde lucidità spremendosi in una copertura di campo per lui forse esagerata.

El Shaarawy 5: Le cose migliori le fa in ripiegamento e già questo basta a spiegare il livello della prestazione.

DZeko 5,5: Lotta, sgomita, fa salire la squadra ma sbaglia anche tanto sotto porta, vanificando due comode occasioni per accorciare il risultato.

Perotti 5: Nulla da segnalare per 45’. Probabilmente infastidito dalle voci di mercato, o forse semplicemente appannato.

Mirante (dal 46’ per Olsen) 6,5: Non è detto che sia la riserva designata. Nel gioco con i piedi appare più a suo agio.

Manolas (dal 46’ per Fazio) 6: Mette quel pizzico di cattiveria in più che non guasta.

Gonalons (dal 46’ per De Rossi) 6: Discreta prestazione per il francese, sempre nel vivo della manovra e meno compassato del solito.

Pellegrini (dal 46’ per Cristante) 6: Fa e disfa con la medesima disinvoltura. A volte gli manca la qualità per convertire la grande mole di lavoro svolta in azioni letali.

Schick (dal 46’ per El Shaarawy) 6: Impreziosisce anche questa serata con una sponda che vale l’assist per il definitivo 1-2.

Kluivert (dal 46’ per Perotti) 6: Quando accelera ce n’è per pochi in tutti i sensi. Deve ancora affinare le scelte, ma sul valore assoluto non si discute.

Juan Jesus (dal 62’ per Marcano) 6: Tiene a bada i giovani schierati da Lopetegui.

Karsdorp (dal 62’ per Florenzi) 6: Contrasti e corsa fluida dimostrano che il recupero procede spedito. Certo avrà bisogno di tempo per mettere minuti e ritmo nelle gambe, ma vederlo così tranquillizza. Finalmente.

Strootman (dal 62’ per Pastore) 6,5: Tosto come sempre e anche freddo sotto porta nello scaricare il destro a pochi passi da Navas. Con la fascia di capitano al braccio. Per dire.

Santon (dal 70’ per Kolarov) 6: Si mette in mostra con una bella rimessa laterale da cui nasce l’unico gol romanista. Attento in marcatura. Sufficiente in tutto.

Coric (dal 70’ per DZeko) sv: sprazzi di genialità.

 

All. Di Francesco – Per i primi 60’ visti anche stasera c’è da preoccuparsi. La Roma è apparsa a larghi tratti una perfetta sparring partner, fino a quando le reiterate sostituzioni di Lopetegi non hanno mitizzato il valore dell’avversario. Pochissimi passi avanti rispetto a quanto mostrato finora. È vero che siamo solo nel precampionato ma se proprio occorre esprimere un giudizio non si può non sottolineare come la squadra digerisca ancora poco schemi e mentalità del mister. E dal mercato serve un sostanziale aiuto. In almeno due ruoli. I soliti.

 

GGR

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