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Le pagelle di Chievo Verona-Roma: Kolarov il trascinatore, Peres all’acqua di rose, Gonalons onesto mestierante. Schick e Gerson “morbidi”

Kolarov
Kolarov
Kolarov

(K. Karimi & A. Papi) – Ecco le pagelle del match di Serie A, valido per la 16° giornatatra Roma e Chievo Verona, giocato alle 12.30 allo stadio Bentegodi:

-ROMA-

Alisson 6: Per la prima volta impreciso con i piedi, sbaglia un clamoroso rinvio che poteva costare carissimo. Tra i pali viene chiamato in causa pochissimo, vista la mira approssimativa degli avanti clivensi. Tecnicamente “appuntabile”.

Bruno Peres 5: Il primo tempo la corsia di destra viene battuta poco e male. Prova a salire di intensità nella ripresa dopo la strigliata di Di Francesco, con un paio di cross pericolosi messi in mezzo e qualche affondo dei suoi. Troppo poco per meritare la sufficienza.

Fazio 6: A volte perfetto, a volte leggermente offuscato. Rischia di esagerare con la confidenza in uscita palla al piede, contro un attaccante tignoso come Inglese. Bravo a dare conforto alle eccessive amnesie dei due brasiliani al suo fianco.

Juan Jesus 6: Il voto pieno lo ottiene grazie alla spaccata salva risultato in uno degli ultimi contropiedi del match. Nella prima ora di gioco troppi errori di concentrazione e di gestione palla che continuano e limitarne la definitiva esplosione. Tutto sommato se la cava.

Kolarov 7,5: Difficile poter fare più di così per uno che di mestiere fa il terzino. A paletti l’uomo più pericoloso, oltre che più forte, della squadra. Se tutti avessero la sua stessa mentalità e cattiveria, questi pareggi sarebbero solo un ricordo lontano. Cross tesi, conclusioni al fulmicotone, dribbling a ripetizione sul malcapitato De Paoli. Regista occulto.

Gonalons 5: Emerge dal torpore preoccupante in cui si era calato, con un’azione personale che poteva valere il vantaggio, Sorrentino permettendo. Non ha lo spessore necessario per prendere in mano una squadra importante come la Roma, e l’impegno non gli manca di certo. Onesto mestierante.

Nainggolan 5,5: Non è al massimo dal punto di vista fisico e questo ne condiziona alcune giocate per lui banali. Potrebbe esplodere il destro dal limite e invece cincischia, non riesce a ultimare le azioni pericolose costruite con un passaggio filtrante degno di nota e perde palloni come mai visto in passato. Nella sua versione peggiore.

Strootman 6: Lotta, sgomita, corre e protesta giustamente contro l’inguardabile direzione di Maresca. La crescita rispetto a un mesetto fa è nitida, peccato non essere riuscito a entrare nel vivo in zona gol. la catena con Kolarov ed El Shaarawy è l’unica cosa positiva del primo tempo.

El Shaarawy 5,5: In avvio è sicuramente tra i migliori, non lesinando anche rincorse profonde all’indietro per coprire la “locomotiva serba”. Nella seconda frazione va in affanno, diventando confuso e sterile. Esce con l’acido lattico sopra la cresta.

Schick 5,5: Ha bisogno di minuti nelle gambe per ritrovare la brillantezza. Dà sfoggio della sua classe con un bel colpo di tacco sul tracciante di Kolarov per il possibile gol del vantaggio. Riappare nella ripresa con un bel sinistro deviato che solo Sorrentino in versione Garella può neutralizzare. Peccato per un colpo di testa comodo ciccato a due passi dalla porta veronese.

Gerson 5: Forse nelle gare bloccate dove c’è da costruire più che da coprire, il suo impiego alto a destra non risulta ottimale. Ha sul piede l’occasione spartiacque che avrebbe concesso un pomeriggio tranquillo, ma riesce nell’impresa di centrare Sorrentino ormai sdraiato. Per il resto poco o nulla.

Dzeko (dal 64′ per Gerson) 5,5: Entra per l’assalto finale ma non incide, e le occasioni le avrebbe…

Perotti (dal 72′ per El Shaarawy) 5,5: L’infiammazione al ginocchio lo tiene fuori dal primo minuto. Prova a creare la superiorità numerica con alterne fortune.

Under (dall’80’ per Strootman) s.v.

 

All. Di Francesco: Oggi forse la Roma rischia di uscire dal treno scudetto con un pareggio di troppo lontano dall’Olimpico. Le sue responsabilità sono comunque minime. Accontenta la platea inserendo Schick dal 1′ al centro dell’attacco. Prova a scuotere i suoi accompagnando ogni azione dalla panchina e rischiando le 4 punte nel finale. La vera differenza è che Sorrentino quest’oggi, rispetto alla riprovevole prova di San Siro, è insuperabile.

 


CHIEVO VERONA:Sorrentino 8; Cacciatore 6,5, Tomovic 6,5, Gamberini 7, Jaroszynski 6,5; Depaoli 5,5 (72′ Dainelli s.v.), Radovanovic 6, Bastien 6; Birsa 5; Meggiorini 6(76′ Stepinski 6), Inglese 6,5

All. Maran 7

 

GGR

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