Il Messaggero “Tifosi nella Sud? Tutto regolare”

Claudio Lotito

(A. Abbate) È sereno, sorridente e mite. Con un ricordo d’inizio stagione, le scorie dell’ultimo derby, Lotito le ha già smaltite: «Il merito dell’ultima Supercoppa è doppio. Dopo Juve, Inter e Milan, la Lazio ha vinto più di chiunque in Italia negli ultimi anni». Con un altro scudetto sarebbe pure la prima squadra della capitale non solo all’anagrafe: «Non ne ho mai parlato in Figc per conflitto d’interessi, ma la rivendicazione del tricolore del 1915 è più che legittima perché tra l’altro, scongiurato da me il fallimento, parliamo dello stesso club registrato dal 1900. Invece adesso hanno provato ad accordarsi nelle richieste club falliti e altri il cui ricorso era già stato respinto. Dobbiamo aspettare, ma prevarrà il diritto». Ospite d’onore a un convegno organizzato dall’associazione La tutela dei diritti, il presidente si esprime con uno show di due ore. Poi torna sulla scomoda vicenda Anna Frank, che il club rischia di pagare con due turni a porte chiuse al processo fissato a fine gennaio davanti al tribunale federale: «Non si può accusare un gruppo che, prima di Nizza-Lazio, spontaneamente ha fatto un comunicato contro i buu razzisti e il giorno dopo deposto un mazzo di fiori nel luogo dell’eccidio dell’Isis. Col Cagliari ho indetto una giornata contro il razzismo e 13 ragazzini su 40mila persone hanno appiccicato le figurine di Anna Frank. Assurdo che debba pagare la società, la responsabilità oggettiva va rivista».

FEDERAZIONEIntanto domani con la Fiorentina, la Lazio dovrà scontare il secondo turno di squalifica della Nord per i buu contro il Sassuolo. Gli abbonati di nuovo dirottati in Maestrelli, archiviata pure dal Coni la posizione di Lotito relativa all’escamotage del trasloco: «Perché non abbiamo violato nessuna norma. Il giudice sportivo si rivolge ai tesserati, non ai tifosi. Quindi non c’è nulla che vieti ad alcuni di spostarsi in Curva Sud, se non hanno un Daspo. E c’è pure una sentenza per fortuna del tribunale di Roma». Tavecchio era stato il primo a puntare il dito, eppure non dimentica tutto il lavoro fatto insieme al presidente della Figc, Lotito: «Tutti ridevano quando io e lui portammo la Var per la prima volta, adesso non ci sono più favoritismi né dietrologie».

PIRAMIDE – Lotito vuole tornare al potere, alla Lazio ci pensa Tare: «Ora tutti lo considerano un fenomeno. Io litigai con Delio Rossi per farlo ds nel 2008. Il nostro rapporto continuerà ancora a lungo». È in scadenza a giugno, in pratica un rinnovo verbale. Come quello di stima al pupillo Inzaghi: «Nessuno lo voleva un anno e mezzo fa, io lo fermai, dopo aver mandato a quel paese Bielsa». E Simoncino, coi risultati, ha riabilitato anche il presidente agli occhi dei tifosi: «Quando entrai negli spogliatoi il primo giorno nel 2004 dissi che volevo 12 gladiatori. Il dodicesimo uomo era la nostra gente». Per ripartire con la Fiorentina almeno 25 mila (per ora solo 8 mila i biglietti venduti) devono rispondere presente.

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