(D.Luciani) – K.o. tecnico. La Roma spazza via il Benevento con un successo molto vicino alla manifesta inferiorità dell’avversario. La squadra di Di Francesco fa a brandelli quella di Baroni, troppo debole in ogni reparto del campo e di almeno una categoria (forse anche due) inferiore in difesa. I campani rischiano di pagare caro il salto doppio dalla Lega Pro alla A e, come l’Hellas Verona, soffrono non appena la Roma aumenta i giri. Già in emergenza, il Benevento offre troppo spesso il fianco a Dzeko e compagni, troppo esperti ed abili per non approfittarne.
Nel primo quarto d’ora il Benevento tiene i ritmi alti, causando errori nella manovra romanista. Cataldi spreca anche l’occasione per portare in vantaggio i suoi dopo un fallo non fischiato da Fabbri a Peres. Poi la Roma alza il proprio baricentro, Gonalons inizia a ricamare gioco con Pellegrini e Strootman che alzano il pressing. Bruno Peres e Kolarov sprintano con velocità e potenza: sono loro la chiave con cui la Roma apre la difesa di casa.
Il brasiliano regala a Dzeko il primo cross ma Belec blocca la schiacciata aerea del centravanti. Nulla può il portiere sloveno al 22′ sul tap-in ravvicinato del bosniaco: Kolarov semina Memushaj e trova Dzeko sul secondo palo, 0-1. Dal gol del vantaggio diventa un monologo assoluto della Roma che potrebbe imitare il punteggio ottenuto dal Napoli domenica scorsa. Si fermano al poker i ragazzi di Di Francesco: Dzeko fa doppietta ad inizio ripresa su assist di Perotti, bravo a recuperare il pallone sulla trequarti avversaria mentre prima Lucioni e poi Venuti deviano nelle proprie porte due cross di Peres e Kolarov.
La Roma compie il proprio dovere, tre punti per accorciare il divario con la vetta dovuto alla partita da recuperare con la Samp. Di Francesco può guardare con ottimismo all’Udinese che arriverà sabato all’Olimpico: il turnover funziona, Under ha sofferto un po’ le maniere rudi dei giocatori del Benevento ma ha comunque offerti spunti importanti. Nella ripresa ha dato spazio a Gerson e un quarto d’ora a Florenzi per continuare a ritrovarlo, anche come esterno alto. Conferme più che positive da Pellegrini e dalla difesa, oggi senza Manolas, imbattuta in 4 delle 5 partite sin qui disputate. Con un Dzeko così – due gol fatti, due autoreti procurate, un palo e una traversa – tutto è possibile.