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IL TEMPO Agli Azzurri tocca la Spagna

Eder
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(S. Pieretti) – A las seis de las tarde andrà in scena la corrida. Italia-Spagna, la rivincita della finale europea di quattro anni fa si giocherà lunedì prossimo; a Parigi gli uomini di Conte avranno la possibilità di riscattare una prestazione umiliante che annichilì il movimento calcistico azzurro anticipando di un paio di anni la disfatta del Mondiale brasiliano. Un ottavo di finale di prestigio: l’Italia trova la Spagna, e non è un avversario semplice. Ma bisognerà vedere in quale modo la compagine di Del Bosque riuscirà a metabolizzare la sconfitta rimediata ieri sera contro la Croazia che potrebbe togliere ulteriori certezze a una squadra che ultimamente di certezze ne ha poche.

La sconfitta di ieri contro la Croazia ha mostrato tutti i limiti atletici di una formazione cha ha perso quella vis agonistica e quella brillantezza atletica che l’aveva contraddistinta fino a qualche tempo fa. L’ultimo successo italiano contro la Spagna è datato 2011, in amichevole, l’ultima vittoria durante la fase finale di un torneo risale al Mondiale statunitense del 1994, con un gol leggendario di Roberto Baggio imbeccato da Signori. Ora le due squadre tornano a incrociarsi, con certezze differenti e differenti motivazioni: la selezione di Del Bosque nel girone eliminatorio ha convinto soltanto in un’occasione, nel successo rotondo contro la Turchia. Per il resto ha cercato di vivacchiare sugli allori. La squadra appare stanca, tanti – troppi – giocatori hanno sulle gambe una stagione pesante nella Liga, e un cammino altrettanto estenuante nelle coppe dove Real Madrid, Atletico Madrid e Siviglia sono arrivate fino in fondo.

La partita tra Croazia e Spagna di ieri sera ha evidenziato ancora una volta le qualità dei calciatori croati, capaci di giocare alla pari contro un avversario di spessore. Spagnoli in vantaggi dopo sette minuti grazie a Morata, bravo a ribadire in rete dopo un ottimo spunto di Silva. Pareggio croato allo scadere del primo tempo: iniziativa di Perisic sulla sinistra, e tocco vincente di Kalinic che elude la marcatura di Sergio Ramos beffando De Gea da pochi passi. Nella ripresa la partita cambia: la Spagna prova a gestire il risultato che le garantirebbe il primato nel girone, gli uomini di Del Bosque giocano a sprazzi trovando occasionalmente qualche opportunità in zona gol. Sergio Ramos sfiora il raddoppio con un colpo di testa che sfiora il palo, poi sbaglia (71’) un rigore calciando in maniera superficiale e poco determinata.

La Spagna paga a caro prezzo l’errore del suo capitano, e a tre minuti dal termine subisce il gol di Perisic che stravolge la classifica del girone, consegnando all’Italia la possibilità del riscatto a distanza di quattro anni.

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