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GAZZETTA DELLO SPORT Juve, Pjanic di gioia: «Sono venuto qui per vincere e fare gol»

Pjanic alla Juventus
Pjanic alla Juventus

(F.Della Valle – A.Mauro) – Il divertimento per la prossima stagione è già assicurato. Dopo aver sfidato Pogba nei tiri da lontano e a basket, Massimiliano Allegri potrà divertirsi a gareggiare con Miralem Pjanic nei calci di punizione, ovvero la specialità della casa del nuovo acquisto bianconero. Max ha avuto il suo trequartista con un anno di ritardo: ieri il bosniaco ha firmato, ha posato per la classica foto accanto a Beppe Marotta, ha provato la nuova maglia, ha passeggiato dentro lo Stadium, ha stretto la mano ad Andrea Agnelli e ha visitato il museo. Primo giorno da bianconero, prime emozioni, primi tifosi che lo hanno atteso fuori dall’hotel, per i selfie e l’in bocca al lupo: «Qui ti abitui a vincere», gli ha detto qualcuno.

TEST E FIRMA – L’ufficialità è arrivata dopo le visite mediche e la firma in sede con una nota della società: «Juventus comunica di aver perfezionato l’accordo con la Roma per l’acquisizione a titolo definitivo di Miralem Pjanic a fronte di un corrispettivo di 32 milioni di euro, sottoscrivendo con lo stesso calciatore un contratto di prestazione sportiva quinquennale». La giornata di Miralem però era iniziata molto prima: test fisici al JMedical di buon mattino (Pjanic è il primo a fare le visite mediche pre-contratto nel nuovo centro polispecialistico del club bianconero). Poi il pregiato autografo sul contratto, che gli farà guadagnare 4,5 milioni di euro a stagione più ricchi bonus. «È sempre stata dura affrontare la Juve in casa, ora sono molto felice di indossare questa maglia, spero di vincere tanto insieme. Voglio fare tanti gol e dare tante gioie ai tifosi, forza Juve», sono state le sue prime parole.

SPECIALISTA – L’ultima volta che Pjanic ha affrontato la Juve all’Olimpico l’ha tramortita con una delle sue magie. Le punizioni, il suo valore aggiunto, quel tocco velenoso con il destro che è diventato il suo marchio di fabbrica. Ha imparato guardando un po’ Zidane, un po’ Juninho Pernambucano, compagno per un anno al Lione. Pjanicnelle 5 stagioni giallorosse in campionato ha segnato 11 volte su punizione diretta su 27 reti: significa che il 41 per cento dei suoi gol arriva così. La Juve l’anno scorso è rimasta orfana della Maledetta di Andrea Pirlo ma ha trovato il sinistro a giro di Paulo Dybala, miglior realizzatore bianconero su punizione con Paul Pogba (2 centri a testa è il bilancio stagionale).

PALLINO DI MAX – Lo chiamano il Pianista, forse perché ha il talento nel sangue e disegna traiettorie che diventano melodie per gli occhi di chi lo guarda. Quando sale su un palcoscenico sa sempre quali sono i tasti giusti per incantare la platea. Per questo Allegri lo avrebbe voluto alla Juventus già un anno fa. Lo apprezza perché è intelligente e sa fare tutto: il trequartista che tanto piace al tecnico bianconero, ma anche la mezzala e perfino il regista (come l’ha utilizzato Spalletti in questa stagione). Non sono tanti i giocatori che possono spostarsi da una zolla all’altra del centrocampo con la stessa facilità. L’estate scorsa la Roma disse no, stavolta c’è stato il lieto fine. Per la gioia di Allegri, che si prepara già a nuove sfide su punizione.

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