GAZZETTA DELLO SPORT Una rete tira l’altra. L’egiziano porta Roma tra gli arabi

Salah
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(A. Pugliese) – C’era un volta la Roma che si aggrappava alle folate di Gervinho per inseguire i sogni di gloria e puntare allo scudetto. Era un periodo poi non così lontano, risalente ad appena due anni fa, quando il ghepardo ivoriano faceva la differenza. Due anni che sembrano molto più lontani di quanto in realtà sono, non fosse altro perché oggi le accelerate che contano e che fanno sognare la Roma sono altre, quelle di Mohamed Salah, l’egiziano che in appena dieci giorni è già riuscito a conquistarsi stima, affetto e considerazione. Un po’ per i due gol in due amichevoli (a Valencia e col Siviglia, quando ha confezionato anche l’assist del 3-0 di Dzeko), un po’ proprio perché nel cuore della gente ha già sostituito un Gervinho in netto calo nel termometro dell’amore giallorosso.

IL CONFRONTO Insieme a Dzeko, Salah è l’uomo che sta infiammando le menti romaniste. Anche se c’è chi dice che sia un po’ troppo anarchico e chi invece pensa che la sua forza sia proprio questa. Di certo, è ciò che Garcia cercava per spaccare le difese avversarie, quello che appunto faceva una volta Gervinho. La nuova freccia del tecnico francese è lui, che rispetto all’ivoriano ha una dote in più, la qualità tecnica che gli permette di avere il dominio del pallone anche ad alte velocità. Sabato aVerona farà il suo esordio ufficiale con la Roma, probabilmente partendo a destra nel tridente giallorosso. Di certo, è uno che si integra anche perfettamente con Dzeko, che gli può girare intorno, andare dentro, sfruttare gli spazi in profondità che un centravanti come il bosniaco può crearti. Una variabile impazzita, che deve garantire soprattutto imprevedibilità. Quella che offriva il miglior Gervinho.

AMORE ARABO E se Garcia gongola a vedere il Salah giocatore, Pallotta si lustra gli occhi ammirando il personaggio. Già, perché da quando c’è lui l’attenzione mediatica intorno ai giallorossi del mondo arabo (dove la Roma conta di trovare anche nuovi tifosi ed investitori) si è impennata vertiginosamente. Basti pensare alla crescita in quei territori dei social network romanisti: il profilo twitter in lingua araba in 20 giorni conta 14 mila follower, su quello facebook degli oltre 5 milionigli utenti provenienti dall’Egitto sono passati da 252 a 733mila (+190%), con un incremento che, se confermato, a gennaio 2016 produrrebbe più follower a Il Cairo che a Roma. Oggi, di fatto, su facebook 3 dei primi 5 paesi che seguono la Roma sono arabi (Egitto, Marocco ed Algeria, poi l’Italia prima e l’Indonesia terza). Merito ovviamente anche del grande lavoro che sta facendo la Roma nel settore dei digital media (dove, ad esempio, si comunica in 8 lingue), dei tanti post con foto e video (il gol di Salah al Siviglia ha avuto 654mila visualizzazioni). Ma merito anche di Salah, che alla Roma ci è arrivato con otto mesi di ritardo. E forse non è neanche un caso se dopo la vittoria di Valencia (3-1) dell’11 agosto il 94% degli utenti del sito della Roma ha votato l’egiziano come migliore in campo. Di fatto, oggi la nuova freccia di Garcia è lui. Ed i sogni nascono anche dalle sue sterzate.

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