(E. Menghi) Ennesimo passo falso della Roma, fermata sullo 0-0 in casa dal fanalino di coda di questo campionato. Il Parma si dimentica per 90 minuti degli stipendi mancati e tira fuori il carattere, guadagnando un punto che probabilmente non lo farà risorgere dalla zona retrocessione, ma è frutto di una prestazione da squadra che non molla. Come era successo con Keita, Garcia ha deciso di mandare subito in campo i due africani appena scesi dall’aereo. Per Doumbia esordio in giallorosso da titolare, Gervinho se lo ritrova accanto come in nazionale e Ljajic completa il tridente orfano di Totti, a casa con i postumi dell’influenza. Il virus ha colpito anche Pjanic, costretto al forfait in mattinata: convocato Vestenicky in extremis. A rimpiazzare l’infortunato Maicon c’è Florenzi e non Torosidis, probabilmente preservato per l’Europa. Il primo squillo arriva solo al 23’ del primo tempo, Cassani fa muro sul tiro a botta sicura di Ljajic. Il serbo ci riprova poco dopo dal limite, ma non centra lo specchio. Il Parma lamenta un rigore per fallo di Manolas su Nocerino, Keita fa altrettanto per un calcetto ricevuto nell’area opposta. Al 37’ Florenzi tenta col destro al volo per scavalcare la muraglia bianconera: non va. Bella iniziativa personale di Ljajic al 42’, stavolta manda in bianco Cassani e lo supera in dribbling, ma la conclusione non è precisa e si spegne sul fondo. Al 45’ arriva l’occasione più pericolosa del match per la Roma: Keita stacca bene di testa in mezzo a tre, Mirante un po’ impacciato la blocca sulla linea. Lo 0-0 all’intervallo non soddisfa i tifosi giallorossi, che fischiano la squadra, rea di aver fatto troppo poco nel primo tempo. I ritmi nella ripresa non cambiano, Ljajic deve più volte andare a prendersi il pallone in difesa per provare a portarlo avanti, la mancanza di un regista si fa sentire. Il pubblico anche. Garcia modifica l’assetto iniziale, toglie De Rossi, appena rientrato dall’infortunio al polpaccio, e inserisce Verde, reduce dalla bella prestazione di Cagliari e accolto da big all’Olimpico. Il messaggio è stato recepito in fretta, al 14’ Gervinho riceve palla da Cole e calcia in porta, va bene la potenza, ma il destro è troppo centrale e Mirante para senza troppi problemi. Al 19’ Nainggolan tenta il rasoterra dalla distanza, Lucarelli devia quel tanto che basta da mandare il pallone in corner, a pochi centimetri dal palo. Al belga capita una palla buona al 24’, ci va in mezza acrobazia e trova solo l’esterno della rete. I segnali di ripresa, soprattutto a livello di gioco, ci sono in questo secondo tempo.
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